Rassegna Stampa – Il Romanista – Si sarebbe dovuto concludere tutto per il 30 settembre. Poi per metà ottobre.
Poi per fine ottobre. Niente da fare, slitta ancora il procedimento che dovrà dare vita a Newco Roma, la società che formalmente controllerà l’As Roma fino a quando questa non sarà ceduta. Continua a non esistere ancora un appuntamento tra gli avvocati di Compagnia Italpetroli e quelli di Unicredit. I legali attendono un segnale per rimettersi al lavoro. Dovranno costituire Newco, per poi scinderla dal patrimonio della holding della famiglia Sensi. Già, ma da chi dovrebbe provenire il segnale? Beh, adesso dalla banca. Che però almeno fino a martedì sarà impegnata a risolvere la questione delle deleghe dei suoi top manager. Tradotto: Unicredit dovrà decidere quale tipo di compiti dovrà avere, tanto per citare un dirigente notissimo ai romanisti, Paolo Fiorentino, numero due di Piazza Cordusio sotto il regno di Alessandro Profumo.
Il valzer delle poltrone in seno alla banca, che si concluderà con le decisioni del Consiglio di amministrazione,
produrrà delle conseguenze per l’As Roma? Apparentemente no. Rothschild dovrebbe ricevere entro i primi dieci giorni di novembre le offerte non vincolanti. Latita però la creazione di Newco Roma, dicevamo. Per problemi superiori di Unicredit, ok. Però, latita. Fonti Unicredit insistono: la costituzione di Newco Roma è un atto puramente formale. L’importante, dicono da piazza Cordusio, è che l’advisor porti avanti il processo di vendita nei tempi previsti. Qualche altra fonte, ovviamente non interna alla banca, si pone però una domanda. Cosa accadrà se a novembre il Paperon de’ Paperoni di turno vorrà prendere subito l’As Roma, ma l’As Roma, non essendo stata formata Newco, non potrà essere presa in tempi brevi?
BORSA Ha fatto registrare un lieve incremento, ieri, il titolo As Roma. Le azioni giallorosse hanno chiuso la giornata a borsistica a un prezzo di riferimento di 1,167 euro, in rialzo dello 0,60% rispetto al giorno precedente.