Checchè se ne dica, Jeremy Menez c’è sempre. Non a tutti piace: molti non lo amano, dicono che è immaturo, che non sa tirare, che sembra un farfalla che vola, vola ma non sa essere mai pericolosa. C’è chi per sminuirlo fa il paragone con Nasri, chi lo fa con Cassano. C’è una cosa da dire, però: Cassano ha sempre fatto la differenza in squadre nella quale era (ed è) al centro dell’attenzione, nella quale era (ed è) l’unico vero giocatore in grado di cambiare il ritmo della partita…ma quando è stato chiamato a prendersi per mano una squadra con stelle vere e proprie, ha sempre fallito. O faceva le famose “Cassanate” o spariva nei momenti difficili: Werder Brema – Sampdoria ne è la dimostrazione più recente. Io credo che dipenda tutto da che cosa viene chiesto ad un giocatore e i compiti che gli si affidano. Il giochino che si sta facendo con Menèz è quasi triste. Quando si perde è il primo colpevole per il 70% dei tifosi, appena sbaglia viene sbranato da Ranieri a bordocampo che, puntualmente, lo sostituisce. Eppure è sempre disponibile, gioca dove lo metti e lo fa in silenzio. L’abbiamo criticato quando faceva scenate senza motivo, ma ora sta mostrando grande professionalità. Viene schierato quasi terzino, perchè, parola di Ranieri, lui gli chiede spesso di coprire. Torna in difesa a prendere la palla e riparte da solo, palla al piede…poi sbaglia i tiri. E ce ne stupiamo? Lo stesso vale per Vucinic…chissà perchè sbaglia i tiri così spesso? Forse perchè deve partire da casa sua? Una cosa è partire dalla metà campo avversaria e partire in progressione, come fa Cristiano Ronaldo, un conto è tornare in difesa a prendere palla e poi dover essere L’UNICO a lanciare il contropiede. Con il Cesena ha corso anche per gli altri, in Cagliari-Roma ha guidato ogni controffensiva, anche dopo il 4-1 ed è stato l’unico, sullo 0-0, ad andare vicino al gol con un bel diagonale. Con il Brescia stava facendo un gol pazzesco, in slalom. Il meglio di sè lo da nei primi minuti…chissà perchè? Con il Genoa, rischia ancora di dover correre per tre, perchè davanti dovrebbero esserci Totti e Borriello.
Io ringrazio sia chi si è sacrificato per la Roma in passato, sia chi lo sta facendo ora.
Ave atque vale.