Ranieri rimane alla Roma. Non c’è all’orizzonte un’altra ipotesi, come confermato da Maria Sensi “Il tecnico non è in bilico e ci mancherebbe”, le alternative come Lippi non convincono e l’interessato sembra non voglia tornare ad allenare e soprattutto, tutti nella Roma credono ad un cambio di rotta. Nel frattempo però, l’attuale proprietario della società, Unicredit, ha congelato il rinnovo del contratto del mister di San Saba.
La classifica è preoccupante, le 11 reti subite in 6 partite, il penultimo posto, per non parlare di Supercoppa e Champions, non sono proprio il miglior credito che un allenatore possa mostrare al futuro proprietario della Roma. L’indiscrezione è che comunque vada quest’anno, il prossimo anno si possa puntare su Carlo Ancelotti, ma in questo momento a Trigoria sembra essersi aperto un processo sulle scelte di Ranieri che stanno spiazzando i giocatori. Diverse decisioni non hanno convinto il gruppo, la partita di Napoli ne è la cartina di tornasole: ogni gara si cambia modulo, la scelta di togliere Menez e mettere Brighi, facendo capire alla squadra che dovevano difendere lo 0-0, hanno lasciato stupiti tutti, calciatori giallorossi per primi.
D’altro canto la società non ha gradito le dichiarazioni di Borriello, come l’uscita di Totti senza salutare l’allenatore in Roma-Inter, o il rifiuto di Adriano ad entrare in campo nello stesso incontro. Il centravanti napoletano ha smentito Ranieri dicendo di non esser stanco ed anzi se fosse rimasto in campo avrebbe segnato. Non gli sarà data una multa come non la ricevettero né il capitano né il brasiliano. La dirigenza romanista tenta una via meno dura, per uscire da questa crisi. A proposito di Totti, c’è da registrare un’indiscrezione secondo la quale, domani, il numero 10 giallorosso andrà a parlare con il tecnico e Rosella Sensi, dicendo che se fosse necessario, per il bene della squadra, lui sarebbe disposto a farsi da parte. Alcuni addetti ai lavori e tifosi romanisti considerano il capitano come il capro espiatorio di questa situazione ed in questo modo andrebbero a cadere anche gli alibi per tutti: tecnico e compagni.
(TMW)