Rassegna Stampa – Corsport – Totti o non Totti? Perché inutile fare giri parole, cercare spiegazioni, provare a nascondersi dietro un dito. Tra i problemi c’è anche questo, anche se non possiamo non confessare di fare un po’ fatica a pensare al capitano della Roma, al giocatore che ha riscritto l’intero libro dei record societari, come un problema. Eppure qui a Napoli, Totti ha giocato sembrando l’ombra di se stesso, in capace di evitare gli anticipi dei difensori, non riuscendo quasi mai a difendere un pallone, tirando (male) in porta soltanto su calcio di punizione e lo zero nella casella dei gol stagionali realizzati è lì a testimoniarlo, dando la sensazione di essere un corpo estraneo a una squadra che non si riconosce e non riesce più a riconoscere neppure il suo capitano.
IL CAMBIO MANCATO – Il primo a saperlo è lo stesso giocatore. Al punto che ieri, quando, ha visto Vucinic a bordo campo pronto per entrare e il quarto uomo con il tabelloncino luminoso in mano pronto per la sostituzione, ha cominciato a camminare verso il montenegrino convinto che su quel tabelloncino sarebbe comparso il numero dieci. Solo quando, con un po’ di stupore, ha visto comparire il numero 22 di Borriello ha fatto marcia indietro, sorpreso pure lui dalla scelta di Ra nieri, rimanendo a vivere in campo l’ennesima ama rezza stagionale. Sarà un problema fisico; sarà che la carta d’identità solo pochi giorni fa ha raggiunto le 34 primavere; sarà che quasi venti anni di calcio professionistico e calci, tanti calci, tre interventi chirurigici, tre ernie con cui convive, stanno presentando il conto non consentendogli recuperi faci li ( martedì scorso aveva giocato novanta minuti anche contro il Cluj); sarà che dopo tanti anni ora si ritrova a giocare al fianco di una prima punta; sarà che la Roma di quest’anno sta facendo una maledetta fatica a essere una squadra, sarà quello che pare a voi, ma certo il problema c’è e va affrontato. Cercando una soluzione ma sperando, pure, che Totti possa tornare a essere un giocatore che fa la differenza, magari non con la stessa continuità di qualche anno fa, comunque un Totti più vicino a quello che si è visto in campo negli ultimi quindici anni.
VERTICE – Certo, non è il momento difficile di Totti l’unico problema della Roma. Comunque non è da esclude re che nei prossimi giorni tra il presidente dottoressa Rosella Sensi e il ca pitano, per provare ad approfondire questo momento difficile, si curamente il più difficile da quan do ha cominciato a giocare nel calcio professionistico. Così come è possibile che la stessa dottoressa Sensi si faccia una chiacchierata con Claudio Ranieri per cercare di trovare la migliore soluzione possibile, per la Roma e per Totti.
IN SILENZIO – Nel dopo partita del San Paolo, il numero dieci giallorosso non ha detto una parola, non sottraendosi al rito di autografi e fotografie, ma con una faccia che certamente non era quella dei giorni migliori. E’ il primo a sapere di non essere stato, fin qui, il Totti di sempre. La conseguenza può essere soltanto una: Totti non è più un intoccabile. Ben sapendo, comunque, che qualsiasi residua ambizione della squadra giallorossa non può che passare da un Totti che torna Totti. Cosa che gli auguriamo con tutto il cuore, se non altro per prendersi l’ennesima rivincita di una carriera comunque irripetibile.