FORZA-ROMA.COM ( Stefano Mattei) – Oggi due cose mi hanno emozionato “giornalisticamente”, l’articolo di Manuel Chiodo “Non si vive di sola fantasia” e la dichiarazione di Ranieri.
Ho sempre creduto che la razionalità sia la base delle scelte, di qualsiasi tipo di scelta, ma spesso sono le emozioni a definire quello che realmente vogliamo. Quello che ho compreso oggi, seguendo le parole di Ranieri è la mia passione per la Roma e la stima che ho verso il nostro allenatore, che vinca, che perda, non importa.
Molti saranno stati colpiti dalle dichiarazioni sugli “attributi” della squadra, quello secondo me più interessante, è invece quello che ha detto sulla realtà delle cose.
Questo era proprio la sostanza dell’articolo di Manuel Chiodo, che i giornalisti o meglio, i finti giornalisti, purché si venda, ne dicono tante, dimenticando l’elemento più importante, i fatti, ed è quello che ha provato a esprimere Ranieri nel suo discorso, la realtà, il suo impegno e il suo amore per la squadra.
L’oggettività forse è un mito, perché le diverse opinioni, portando a rendere tutto molto relativo, questo insegna il giornalismo, ognuno pretende di avere ragione, ma l’impegno è proprio nel cercare di attenersi il più possibile a quello che veramente succede, la ricerca della verità deve essere l’unica fede del giornalista. Spesso molti dimenticano questo, nascondendosi dietro la falsità e spesso per vendere al mercato, cosa ancora più triste. Molti hanno preso per esempio Mourinho, dicendo che è un vincente, che si vince solo se si è delle Tdc, per me, e questa è un opinione, Mourinho è un grande comunicatore, ma anche un egocentrico, un amante delle sceneggiate e un provocatore di bassa lega. Potrà anche vincere, ma la vittoria non è l’unico presupposto per essere un grande uomo. A me questo colpisce di Ranieri e per questo secondo me lui sarà sempre un vincente, per la sua grande umanità e non affiderei nessun altro la mia squadra, perché so che è anche la sua, la sua veramente. Su questa vicenda esiste un’ unica verità, abbiamo perso alcune partite e commesso degli errori, poi ciascuno può avere la sua opinione, secondo me non si condanna un allenatore per così poco. Un geniale tifoso ha commentato un mio articolo in cui scrivevo di non darsi all’isteria, dicendo “mejo lasciasse annà all’osteria che all’isteria almeno se divertimo”, questa è Roma. Sembra una cavolata mettere un esempio come questo, ma penso sia significativo, perché in Ranieri rivedo queste qualità umane, che sono “da Roma e Roma”, che forse solo Mazzone, in un altro modo certo, poteva regalarci. Se qualcuno pensa che lo scopo del gioco sia solo vincere e tifare la Roma non sia romantico, può sempre scegliere il Real Madrid e comprarsi pure Stokausen. Quando perdiamo come molti di voi sto male, quasi fisicamente, ma non dimentico mai che secondo me lo scopo del gioco è provare a vincere, ma rimanendo se stessi, coscienti della propria identità. Io la mia scelta l’ho fatta e con il cuore stavolta, oltre che con la ragione, senza dubbio molti avranno un opinione diversa della mia e mi criticheranno aspramente e l’accetto, ma lo ripeto, io ho scelto, lo so, lo sento dentro, io sto con Ranieri e con la Roma.. e voi?