Motta è ufficialmente un giocatore dell’Udinese. La Roma incasserà una cifra intorno al milione e mezzo di euro. Per acquistare la metà del cartellino del difensore i giallorossi avevano speso circa il doppio di quanto hanno racimolato. Una perdita? Apparentemente si. In realtà non è proprio così. Nel meccanismo delle cosiddette plusvalenze un valore intrinseco deve essere dato al contributo tecnico che il giocatore ha offerto nel periodo di militanza. In pratica, la differenza negativa tra il prezzo di acquisto e quello di vendita è compensata dal periodo di permanenza del giocatore in squadra; un quid economicamente quantificabile, il beneficio dell’utilizzo che contempera la svalutazione. In sostanza, la Roma mette in busta 1.350.000,00 euro non perché non può incrementare l’offerta, ma perché, avendo deciso di rinunciare al calciatore, segna, in tal modo, la soglia che consenta di scongiurare la minusvalenza, senza correre il rischio di ritrovarsi l’ennesimo scontento sul groppone. Almeno questo è quello che ci piace credere… L’ipotesi opposta sarebbe terrificante: immaginate se la Società abbia messo in busta tutta la disponibilità, con l’intenzione di fare proprio il calciatore. Un sintomo di debolezza patrimoniale che descriverebbe, in prospettiva, un futuro prossimo a dir poco drammatico. Non ci voglio nemmeno pensare… Resta il problema tecnico – tattico. L’Udinese cederà Motta ad una big, probabilmente una nostra diretta concorrente nel prossimo campionato. La possibilità che si ripeta un caso Chiellini è assolutamente concreta. A ciò si aggiunga la difficoltà di reperire sul mercato un esterno destro di difesa in grado di esorcizzare l’incubo del rimpianto. In quel ruolo, attualmente, l’organico capitolino può contare sui soli Cassetti e Rosi: con tutto il rispetto, un po’ poco. Inoltre, quello che accade in questi giorni deve essere tarato rispetto alla querelle Unicredit – Italpetroli, che, a breve, segnerà il nostro destino. Noi non possiamo fare altro che raccontare i fatti, augurandoci che la situazione sia effettivamente sotto controllo. Ogni pronostico, ogni interpretazione, sarebbe un azzardo…