Il gioco del calciomercato, se da un lato alimenta il sogno del grande colpo, dall’altro regala l’emozione di vestire i panni dell’allenatore, offrendo a tutti la possibilità di divertirsi nel comporre la Roma del futuro, innestando gli ultimi arrivi secondo la propria idea tattica. E allora giochiamo… Il primo passo consiste nel fare il punto della situazione. Presi Simplicio e Adriano, la Roma attuale vanta una flotta di mediani e lamenta penuria di esterni. Il centrocampista brasiliano, neo acquisto giallorosso, nasce come mezz’ala sinistra, facilmente collocabile in un centrocampo a tre, con De Rossi e Pizarro a completare il reparto e con Brighi e Perrotta pronti a subentrare. Discorso a parte per Taddei: più cursore, che mezzo esterno, rappresenterebbe, insieme a Guberti, la variante tattica. Il centrocampo a tre, inoltre, libererebbe le fasce per le incursioni dei terzini. Manna dal cielo per un giocatore come Riise che, a sinistra, può essere ormai considerato un “tutto fascia”, fra i più forti in Europa e nel mondo. Piccolo problema a destra. Cassetti non dispiace, ma deve fare i conti con l’anagrafe. Motta è devastante negli inserimenti, ma dovrebbe perfezionare la fase difensiva e comunque sembra ormai con un piede e mezzo fuori da Trigoria. Volendo lanciare una provocazione, direi che, in un contesto del genere, tornerebbe spendibile anche il nome di Cicinho, nonostante, a quanto pare, “a Ranieri non piacciano i brasiliani”… In attacco la Roma ha riscontrato la problematica coesistenza delle due punte di ruolo. Dunque, ecco l’idea: due mezze punte ed un terminale offensivo. Totti e Menez alle spalle di Adriano, con Vucinic prestigiosa alternativa, sia nel ruolo di prima punta, sia in quello di trequartista. Un albero di Natale che, ad oggi, schiererei pressappoco così: Julio Sergio – Cicinho, Burdisso, Juan, Riise – De Rossi, Pizarro, Simplicio, – Totti, Menez – Adriano. Peraltro, tolti i soldi necessari al riscatto del difensore argentino, in ogni caso da recuperare attravverso le cessioni, avremmo la possibilità di destinare il famigerato tesoretto all’acquisto di un terzino destro di livello internazionale. Sarebbe una Roma meravigliosa…