Rassegna Stampa – Gazzetta dello Sport – Luca Toni poteva essere a Madrid, sabato: «Avrei voluto vedere la finale e la città, ma ho un impegno con la Roma». S’intendeva: poteva essere al Bernabeu da calciatore: «No, nessun rimpianto, anzi, forse se sono arrivati così avanti è perché me ne sono andato». Riesce a vivere con ironia un momento non troppo allegro. Scudetto volato via per poco, nazionale pure e gli ex compagni assaltano l’Europa: «Rosico per il campionato. Un’esperienza bellissima alla Roma, siamo arrivati a un passo dal trionfo».
Il silenzio di Lippi E l’Italia? «Una delusione, ma me l’aspettavo. Non so cosa pensi Lippi, non l’ho più sentito per mesi. Avevo iniziato bene, poi se non giochi diminuiscono le possibilità. Il silenzio del c.t. mi ha fatto capire». Potrebbero dire di lui: campione d’Europa mancato. «Credo che l’Inter sia più forte, senza Ribery il Bayern perde molto. Il mio amico Franck è deluso, una finale di Champions non arriva tutti i giorni. Tiferò Inter da italiano, però ho tanti amici anche nel Bayern e stimo anche Van Gaal; non ci andavo d’accordo, ma nessun rancore». Il Bayern ha già fatto sapere che gli agevolerà il futuro: «Troverò una soluzione, ci sono società e allenatori che credono in me. Parlerò anche con la Roma».
