Scrivo di getto ed in preda all’ira. Non sarà il mio migliore articolo e non me ne frega niente. E’ arrivato il momento di dire le cose come stanno e di sollecitare l’attenzione di tutti. La Lazio? Ma no… Lasciamo perdere… I vermi sono nati per strisciare, non cammineranno mai in verticale. E poi, una squadra abituata a perdere, per forza di cose, prima o poi avrebbe indotto i propri tifosi a trarre soddisfazione dalla sconfitta. Altrimenti quando esulti… Il vero problema è l’Inter. L’Inter che gioca da sola e addirittura vince. L’Inter che se non ci arriva con i soldi di Moratti, se non ci arriva con le compiacenze del Palazzo, se non ci arriva con i favori dell’arbitro, se non ci arriva col culo enorme che ha esibito fino ad ora, se proprio non ci arriva, gioca la carta del gemellaggio (così Branca ha definito lo scandalo di ieri sera), ma comunque in un modo o nell’altro vince. L’Inter deve vincere. Proprio come doveva vincere la Juve di Moggi. La differenza sostanziale è che la Juve aveva degli antagonisti, delle forze contrarie che si affannavano per scardinare il sistema. Moratti, invece, ha preferito fare terra bruciata intorno a sé, l’unico modo che aveva per portare a casa qualcosa. Bene, caro Moratti, forse sei riuscito nel tuo intento. Tuttavia, ricorda una cosa: la tua Inter stratosferica, fatta di campioni, di milioni e di numbers one, quest’anno deve ringraziare il Padreterno. Perché tra il tutto e il niente c’è l’insieme degli espedienti e dei mezzucci ai quali ti sei dovuto aggrappare. Sfacciatamente hai comprato tutto quello che c’era da comprare e ti sei venduto pure l’onore quando c’era da vendere e nonostante questo per poco non ti abbiamo fregato. Un’ultima cosa: fai molta attenzione perché Chievo e Siena, a differenza della Lazio, hanno una dignità. Una dignità che probabilmente non ha un prezzo; per tutto il resto c’è mastercard.