“La gente ha capito: più di così non potevamo fare”. Ranieri chiede l’assoluzione. Concessa, del resto dall’altra parte c’era il Milan e il punto strappato comunque consente alla Roma di proteggere il terzo posto. Certo, qualcuno ancora sognava… «Lo scudetto? — si chiede Riise, meno gladiatorio del solito, si sgancia e tira una fiondata delle sue. A quel punto anche il tifo si è smosciato. Da un quarto d’ora gli sportivi della Tevere non hanno niente di meglio da fare che fotografare Beckham, mentre il resto dello stadio si rende conto che nemmeno Toni trova il guizzo. Pizarro “Il campionato è lungo, siamo ancora in corsa, noi e il Milan». De Rossi scherza con Nesta a proposito del Sudafrica, sorride, ma il cuore si dibatte tra sogno e realtà. «Ha ragione Pizarro, non è ancora finita. Ma io non voglio illudere nessuno — si corregge —, per noi è dura vincere tutte le partite. L’importante è restare agganciati al treno, poi si vedrà». «E poi il terzo posto non ci piace più?— chiede provocatoriamente Pizarro — Qualcuno lo avrebbe mai immaginato all’inizio della stagione? Stiamo facendo un campionato straordinario, non perdiamo una partita da ottobre, questo è il primo pareggio all’Olimpico dopo nove vittorie— rivendica il cileno —, perché dovremmo essere delusi? Certo, siamo stanchi, meno brillanti di qualche settimana fa, ma domenica abbiamo l’occasione di tornare a vincere a Livorno: partita fondamentale».
