Migliori e peggiori in Lazio-Roma: una parentesi a parte su Belotti

Ci sono diversi temi da toccare, provando ad analizzare migliori e peggiori in Lazio-Roma. Il derby è sempre una partita a sé, a maggior ragione quando si parla della stracittadina della Capitale. Per questo motivo, concentrarsi anche sui singoli dopo una partita del genere non è mai semplice. Le note a margine sono tante, a maggior ragione dopo settimane dai segnali constrastanti per le due squadre. I bianconcelesti in un buon momento in campionato, dopo l’ennesima delusione in Europa. Trend opposto per i ragazzi di Mourinho.

Con questi presupposti e con una classifica a dir poco corta in zona Champions League, si può comprendere quanto sia stato delicato questo Lazio-Roma. Una di quelle partita che sulla carta possono spostare gli equilibri per il campionato delle due compagini, senza dimenticare le frecciate della vigilia questa volta arrivate dallo Special One. Insomma, una di quelle vigilie che non fanno dormire i tifosi delle due squadre.

Per quanto riguarda i singoli, non si può non dedicare una parentesi a Belotti, chiamato un po’ a sorpresa a prendere il posto di Abraham. L’attaccante inglese ha vissuto settimane complicate, soprattutto per il problema all’occhio, al punto che Mourinho ha scommesso tutto sul Gallo. Tuttavia, ci sono almeno altri tre singoli che meritano considerazioni a parte.

I migliori in Lazio-Roma tra i giallorossi

Belotti 6. In tanti lo stanno criticando per la poca pericolosità in fase offensiva. Giudizio ingeneroso, perché si batte su tutte le palle (sporche) che gli arrivano e guadagna più di un calcio di punizione che fa salire la squadra nel momento più complicato.

Rui Patricio 7. Solo grazie a lui la barca non affonda prima. Incolpevole sul gol, si fa trovare attento sulle conclusioni di Luis Alberto e Pedro, ma soprattutto sul tiro a botta sicura di Felipe Anderson. Non era in fuorigioco ed in caso di gol la rete sarebbe stata convalidata.

Chi non ha proprio convinto in Lazio-Roma tra i ragazzi di Mourinho

Ibanez 3. Se due indizi fanno una prova, adesso abbiamo la certezza che in occasione del derby perda lucidità. Incomprensibile entrare in quel modo con un giallo sul gruppone, quando siamo ancora nel primo tempo. Forse la prima ammonizione è severa, ma questo non lo scagiona.

Zalewski 4,5. Grave il buco che ha consentito a Zaccagni di trovare la traiettoria giusta per battere Rui Patricio. Un errore di lettura, ma anche tecnico. Cresce un pochino nel finale, ma in linea di massima soffre troppo il suo avversario diretto.

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