Migliori e peggiori in Roma-Sassuolo: Mourinho ha bisogno di tutta la panchina

Roma-Sassuolo ci consegna diversi spunti di riflessione, nell’ambito di una giornata di campionato particolarmente importante e delicata soprattutto per la corsa ad un posto in Champions League. Già, perché nelle ultime settimane tutti stanno capendo quanto sia importante la panchina per i giallorossi. Da un punto di vista quantitativo e qualitativo, il passo in avanti fatto dai giallorossi la scorsa estate è stato notevole, anche se Mourinho in diverse circostanze ha voluto evidenziare i limiti della rosa nel corso delle sue interviste.

Con una partita particolarmente dispendiosa nelle gambe, considerando come siano andate le cose in occasione della sfida di giovedì scorso contro la Real Sociedad, si ha sempre più la sensazione che, in caso di passaggio del turno la prossima settimana in Spagna, il compito principale dell’allenatore sarà esattamente questo. Gestire al meglio la rosa a disposizione diventa cruciale per non lasciare nulla al caso e, soprattutto, non avere rimpianti a fine maggio.

Detto questo, l’analisi di Roma-Sassuolo richiede per forza di cose che si vada oltre l’analisi delle prestazioni dei soliti noti, come nel caso di Dybala. Vediamo chi ha convinto maggiormente contro i ragazzi allenati da Dionisi in un match estremamente importante.

Chi sono stati i migliori in Roma-Sassuolo tra i giocatori giallorossi

Dybala 6. Entra e accende la luce dei giallorossi con un sinistro da urlo all’incrocio dei palli. Se la Roma per uno spezzone del secondo tempo ha avuto modo di crederci, lo deve all’estro dell’argentino. Da solo, però, può poco, visto che i compagni stasera lo hanno supportato pochissimo.

Chi ha deluso maggiormente tra i padroni di casa in occasione di Roma-Sassuolo

Kumbulla 2. A prescindere dal fatto che Berardi possa averlo colpito prima, non può cadere in provocazioni simili. Stava dando segnali di ripresa, ma la leggerezza clamorosa rischia di indurre Mourinho a non puntare più sull’ex Verona. Tra l’altro, in un momento in cui la Roma sembrava aver ripreso il filo del discorso.

Ibanez 4. Forse inizia a sentire aria di derby, che solitamente non gli porta particolarmente bene. Difficile spiegare la sua prestazione, avendo sofferto oltre il consentito Laurentie dal primo all’ultimo minuto. Con almeno un paio di dormite davvero inspiegabili.

Abraham 4,5. Un autentico fantasma, a conferma del fatto che la sua stagione sia troppo condizionata da alti (rari) e bassi (sempre più frequenti). Purtroppo non sta garantendo il prezioso apporto della passata stagione ed il pubblico inizia ad essere insofferente nei suoi confronti.

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