Migliori e peggiori in Milan-Roma: tutti gli occhi su Abraham

Impossibile non concentrarsi su alcuni singoli dopo questo Milan-Roma, posticipo delicatissimo di Serie A per i giallorossi. A maggior ragione, dopo che sono arrivati gli stop difficili da prevedere di Inter e Lazio nei rispettivi incontri di questo turno. Insomma, un bell’assist in chiave qualificazione Champions League, con la squadra di Mourinho che era chiamata a dare un chiaro segnale al campionato dopo le suddette partite.

Inutile dire che in occasioni del genere i singoli possano fare tutta la differenza del mondo. Vedere per credere il giudizio che a seguire dedichiamo ad Abraham. Già, perché l’attaccante inglese in questa stagione non sta convincendo ed è proprio nei big match che gli si chiede qualcosa in più. A maggior ragione, se pensiamo che da Belotti non sia mai arrivato il contributo richiesto in estate in zona gol, al momento dell’ingaggio dell’ex colonna granata.

Alla vigilia di questo Milan-Roma, poi, c’erano enormi aspettative anche su Dybala, reduce dalla discreta prova contro il Bologna condita dall’episodio del rigore decisivo procurato, fino ad arrivare a tutta la fase difensiva. Del resto, la San Siro rossonera rappresenta per tutti un importante banco di prova.

I migliori in Milan-Roma tra i ragazzi allenati da Mourinho

Abraham 7. Passa in pochi minuti dall’essere uno dei peggiori all’eroe di serata. Impalpabile fino al gol del 2-2, ha il merito di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Magari questo gol potrebbe sbloccarlo psicologicamente in una stagione fino a questo momento molto complicata.

Smalling 7. L’ultimo a perdere lucidità in difesa. Tiene più che bene lo scontro aereo con Giroud e consente in diversi casi ai rossoneri di non dilagare con ottime letture. La solita colonna insostituibile.

Chi ha convinto di meno in Milan-Roma tra gli ospiti

Rui Patricio 5. Non il massimo della reattività sul secondo gol, ma è sul primo che fa un pasticcio. Colpo di testa non irresistibile dal centro dell’area di rigore. Poca potenza e tutto il tempo per prepararsi all’intervento. Come con Dimarco, sempre a San Siro, dimostra di soffrire questo tipo di interventi.

Zaniolo 4,5. Compiti difensivi che richiedono evidentemente molto sacrificio, è fuori discussione, ma la sua prova è davvero inconsistente. Pesante sulle gambe, non ha mai la lucidità mentale per scegliere la giocata giusta. Non gioca per la squadra e finisce per intestardirsi nelle solite giocate.

Mancini 5. Non soffre particolarmente Leao, ma appare in difficoltà sia nel posizionamento, sia nelle letture, rimediando un giallo che lo escluderà dal posticipo di domenica prossima contro la Fiorentina.

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