Migliori e peggiori in Betis-Roma: tutta le responsabilità su Abraham

Altro approfondimento dedicato all’Europa League, incentrato questa volta su migliori e peggiori in Betis-Roma. Nonostante le due vittorie consecutive in campionato contro Inter e Lecce, un momento non semplice per i giallorossi. Da un lato, infatti, un girone in Europa che si è complicato dopo le prime tre giornate, senza dimenticare il pesante infortunio per i nuovi acquisti che si vedranno solo nel 2023. L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda Dybala.

Insomma, fatta eccezione per Matic e Belotti (sulla carta, due alternative quest’anno), ora Mourinho si trova costretto a lavorare con il gruppo dello scorso anno. Betis-Roma è stato il primo banco di prova per il gruppo, orfano in questo frangente anche di Zaniolo dopo l’espulsione evitabile di una settimana fa contro gli spagnoli. In un contesto del genere, come si può facilmente, diventa fondamentale il ruolo di Abraham, con ogni probabilità chiamato a fare gli straordinari fino al Mondiale. Del resto, lo stesso Belotti finora ha dimostrato di dover richiedere ancora tempo e pazienza prima di poter offrire un contributo migliore. Vediamo come sono andate le cose per i singoli in terra spagnoli.

Focus sui migliori in Betis-Roma tra gli ospiti

Abraham 6,5. Stavolta vogliamo citarlo tra i positivi, perché se da un lato è vero che in area continua ad essere troppo poco presente e soprattutto molto poco pericoloso, allo stesso tempo il lavoro fatto per la squadra nelle due fasi è stato da vero uomo squadra. In un momento nel quale tutti dovranno dare qualcosa in più per sopperire all’assenza di Dybala, resta un ottimo segnale.

Belotti 6,5. Non gioca una partita indimenticabile, ma il gol è tanto facile, quanto importante. Tiene in vita i giallorossi in Europa League ed è bravo a combinare con Camara, riequilibrando un match molto difficile.

Chi è stato insufficiente in Betis-Roma tra i giallorossi

Matic 5. Fatica davvero tanto nel dare il suo contributo sia in fase di costruzione, sia in interdizione. Visto il momento non semplice tra infortuni e scarse rotazioni, ci si aspetta a questo punto molto di più anche da lui, sperando che possa tornare finalmente ai livelli che gli competono.

Pellegrini 5. Prova opaca per il trascinatore della Roma, almeno sulla carta. Non a suo agio nel ruolo di mezzala, prima di provare ad avanzare la sua posizione per essere più vicino agli attaccanti. Per tutta la partita, fatica a trovare gli spazi e quando capita un’occasione per liberare il tiro, viene meno in modo grossolano.

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