I migliori di Roma-Verona 3-1: Mancini ormai é un leader

Con lo Spezia é stata una vittoria dovuta pi๠alla casualità  e al cuore, mentre questo Roma-Verona puಠe deve dare una volta per tutte consapevolezza a questo gruppo. A prescindere da quello che avverrà  nel corso delle prossime 24 ore con il leader che ha guidato l’attacco negli ultimi cinque anni. Una prestazione convincente, con un pizzico di sofferenza a metà  ripresa, ma che anche in quel frangente ha mostrato una maturità  importante per questo gruppo.

Anni fa, probabilmente, il Verona sarebbe rientrato maggiormente in partita, regalandoci un finale di partita ricco di pressioni. Ecco perchà© é importante analizzare i migliori, tra i giallorossi, in occasione di un Roma-Verona che ha dato segnali importanti sia ai tifosi, sia all’allenatore Fonseca, che ora ha pi๠garanzie da parte di alcuni elementi della rosa. Vediamo insieme chi ha convinto di pi๠nel posticipo di Serie A.

I migliori di Roma-Verona tra i giallorossi

Ibanez. Non era facile dare risposte cosa importanti contro gli sguscianti attaccanti del Verona. Lui non sbaglia praticamente nulla, anche se qualche volta forza l’anticipo e rischia di commettere falli che potrebbero limitarlo con cartellini gialli evitabili. Il match con gli scaligeri, perà², ci mostra solo il meglio, dimostrando ancora una volta che le incertezze del derby siano ormai superate. Anche dal punto di vista mentale.

Mancini. Una delle migliori partite dell’ex Atalanta da quando é alla Roma. Oltre al gol, comunque importante per sbloccare una partita sulla carta assai complicata, la capacità  di condurre la difesa e di farsi sentire sulle caviglie degli avversari nei momenti che contano. Con l’uscita dal campo di Smalling, poi, ha guidato tutto il reparto e in alcune occasioni si é spinto in avanti, dando manforte a Karsdrop. Esattamente come deve fare il bracco destro di una difesa a tre moderna.

Mkhitaryan. E pensare che non era al meglio, al punto da risultare in dubbio per questa partita durante tutta la settimana. Una prova sontuosa, con un prevedibile calo nel secondo tempo. Tuttavia, anche nei brevi momenti di difficoltà , é stato l’elemento di raccordo in grado di tenere sempre in partita la Roma.

Borja Mayoral. Doveva dare risposte in attesa della risoluzione del caso Dzeko. Tre gol in due partite, fondamentali per non perdere il treno Champions League. Ora possiamo dirlo senza incertezze: la Roma ha finalmente trovato un dodicesimo uomo in grado di assicurare gol e prestazioni. Scusate se é poco, visti i predecessori.

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