Francesco Totti parla in una lungo articolo al Corriere dello sport. Il capitano della Roma prova grande soddisfazione per il momento che stà attraversando la sua squadra.
Ho sempre detto che il nostro è un grande gruppo formato da uomini veri e da professionisti seri, al quale nel tempo si sono aggiunti tanti colleghi che si sono inseriti alla grande a livello umano perchè quelli della vecchia guardia si sono sempre messi a disposizione dei nuovi. Adesso vedo che tanti salgono sul nostro carro, ma solo qualche mese fa in tanti ci avevano scaricato e ci davano per spacciati. Le persone che parlano bene a microfroni aperti e poi parlano male dietro le quinte non mi sono mai piaciute. Ma ormai sono stati quasi tutti smascherati. E concordo con quello che ha detto il nostro presidente, il segreto è la Roma dei romani. Noi che facciamo parte del gruppo storico, assieme alla proprietà, a Bruno Conti e Daniele Pradè, abbiamo sempre messo la faccia nei momenti meno belli, sempre in difesa della nostra Roma, a prescindere da tutte le speculazioni che ruotano intorno alla nostra squadra. Tanti si prendono i meriti del successo di questo periodo, ma credo che appartengano a chi lavora quotidianamente e nell’ombra, lontano dalle telecamere e dai microfoni.
Domenica affronteremo il Siena, che nonostante l’ultimo posto è una squadra allenata da un tecnico che fa giocare bene le proprie squadre, basti pensare alla partita contro l’Inter. Ora che alla guida della società c’è Massimo Mezzaroma, che ricordo con affetto quando era alla Roma e si occupava del settore giovanile, credo che le cose andranno meglio. Il nuovo presidente trasmetterà alla squadra la voglia di far bene nello stadio della sua città. Dovremo stare molto attenti per portare a casa il miglior risultato possibile. Pochi giorni dopo giocheremo in semifinale di Coppa Italia.
Sabato scorso abbiamo ottenuto una vittoria con il cuore e con la voglia di crederci fino alla fine. Sono le caratteristiche che ci ha trasmesso Ranieri, un allenatore che conosce perfettamente il carattere e la passionalità dei nostri tifosi perchè lui è tifoso quanto loro. I commentatori televisivi hanno innescato una futile polemica riguardo al mio mancato riscaldamento con la squadra e al ritardato ingresso in campo. Sono stati male informati, perché prima della partita ho dovuto sottopormi a una seduta particolare di fisioterapia che poteva essere fatta solo prima della gara per avere il suo effetto e per consentirmi di entrare. Di questo ne erano a conoscenza il medico, l’allenatore e i dirigenti presenti nello spogliatoio. Quando Ranieri mi ha chiamato ci ho messo un po’ di tempo perché ero ben coperto per proteggermi dal freddo e non pensavo di entrare subito. Non capisco perché debbano dare informazioni distorte a milioni di telespettatori senza informarsi bene sull’accaduto. Non avevo mai segnato a Torino con la Juve, è stata una sensazione unica.