Rassegna Stampa Forza-Roma.com – La Repubblica, F. Bianchi – La rivoluzione é in arrivo ed é prevista dal 2018 ma le basi verranno messe già nella primavera del prossimo anno. Sa, perchà© la Uefa e la Lega di serie A venderanno i diritti tv per il triennio ’18-’21. I padri-padroni delle venti società maggiori guardano con grande interesse a questo doppio appuntamento, decisivo per le loro sorti perchà©, e non é certo una scoperta, i club dipendono in grandissima parte dai soldi delle tv (almeno in Italia, all’estero é diverso). La Lega di Beretta si muoverà con estrema cautela vista la sanzione dell’Antitrust (la pratica ora é al Tar) e l’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano che sembra perಠaver perso lo slancio iniziale.
La Lega farà un bando, dopo aver fatto approvare dalle autorità garanti (Antitrust e Agcom) le linee guida, proprio per evitare altri problemi. Non ci sarà pi๠Marco Bogarelli, deux ex machina degli ultimi contratti e in procinto di lasciare Infront. Adesso la Lega incassa un miliardo e 200 milioni all’anno e spera di restare almeno su quella cifra: non é escluso, le pay tv sarebbero disposte a pagare le cifre attuali (Sky 572 milioni e Mediaset Premium 373), a fronte di un mercato del calcio italiano in decrescita continua di ascolti. La Lega é disposta ad aumentare gli slots (o finestre) per venire incontro alle emittenti, arrivando sino a dieci come in Spagna (vedi Spy Calcio del 17 settembre). Si giocherebbe quindi dal venerda al luneda, a tutte le ore, soprattutto nelle settimane che precedono le Coppe europee. Si cercherà di aprirsi sempre pi๠al mercato estero, soprattutto Medio Orientale. Il bando d’asta si farà con le regole attuali: la proposta del legge di modifica della “Melandriâ€, depositata alla Camera da due deputate Pd, Lorenza Bonaccorsi e Daniela Sbrollini, non é stata ancora calendarizzata. L’iter in commissione non é ancora iniziato: se ne parla (forse) dopo il referendum del 4 dicembre. Impossibile quindi fare a tempo con il prossimo bando della Lega: la legge Melandri (del 2008) resterà in vigore sino al 2021 (a meno che il governo faccia un decreto d’urgenza).
“Colpaccio Mediaset, toglie la Champions a Skyâ€: qualcuno titolava cosa quando, nel 2014, la tv berlusconiana si era impossessata dei diritti (’15-’18) della Coppa con le grandi orecchie. Ma é stato un bagno di sangue, spesi 690 milioni in tre anni (230 milioni all’anno) e risultati insoddisfacenti. Ora Mediaset Premium sta trattando con Vivendi ed é difficile prevedere come si muoverà all’inizio del prossimo anno quando la nuova Uefa di Ceferin metterà in vendita i diritti dal 2018. Sky non ha fatto un dramma per aver perso la Champions: si é concentrata su altri prodotti, dalla serie A (unica a trasmettere tutte le 380 partite, in diretta e Alta Definizione) all’Europeo dell’estate scorsa (che é andato bene), alla Europa League (dipende da chi c’é). Ma quanto vale la prossima Champions? Ci saranno quattro squadre italiane sicure, e non pi๠come ora due ai gironi e le terza che tenta (senza riuscirci) di qualificarsi ai playoff. Ma la Uefa si sogna i soldi del passato e tutti gli operatori non sarebbero nemmeno pi๠disposti a pagare somme pi๠alte. La politica delle pay tv (sia Mediaset che quella di Murdoch) d’altronde é chiara: va bene puntare sul calcio ma senza follie. Il football, compresa la Premier League, é trainante per gli abbonamenti (costanti, mentre gli ascolti del calcio italiano sono in calo) ma c’é anche una forte attenzione a basket, F,1, Gp Moto (finchà© ci sarà Valentino).