E’ di queste ore l’indiscrezione dell’interessamento della Roma nei confronti di Stiven Mendoza, giovane esterno colombiano in forza al Corinthians. Giocatore pressoché sconosciuto per chi non segue il calcio brasiliano, per questo motivo abbiamo deciso di chiedere “chi è?” all’agente Fifa esperto di calcio internazionale, Gianfranco Cicchetti.
MENDOZA
E’ uno dei talenti più interessanti che il calcio colombiano può offrire in questo momento. Sinistro delizioso, velocità considerevole, età e prospettiva interessanti anche per un’importante squadra italiana come la Roma. Parliamo di John Stiven Mendoza, attaccante esterno classe ’92 del Corinthians, club nel quale milita dallo scorso dicembre e con il quale è legato fino al 2018. Il mancino colombiano è arrivato in Brasile dopo un’incredibile esperienza nel neonato campionato indiano tra le fila del Chennaiyin, il club del quale era allenatore-giocatore Marco Materazzi. Le buone prestazioni in India e ora in terra brasiliana sia nel campionato Paulista che in Copa Libertadores, hanno permesso a Mendoza di farsi conoscere e apprezzare anche in Italia, dove, prima il Parma e ora Roma e Napoli stanno guardando da vicino le sue evoluzioni ma soprattutto il colpi e il talento di cui il gioiello colombiano è in possesso. Cresciuto nell’Envigado (uno dei migliori centri di formazione giovanile del calcio colombiano), Mendoza ha fatto molto bene soprattutto nell’America de Calì, transitando in prestito anche in buone squadre come Deportivo Calì e Deportivo Cucuta.
In Colombia è un giocatore molto noto e apprezzato. Gli addetti ai lavori e i tifosi gli hanno affibbiato diversi soprannomi: Makélélé (i due si somigliano molto), Bolt e The Flash (per la sua notevole velocità). Come caratteristiche è una punta esterna adattissima al 4-3-3, dove può disimpegnarsi su entrambe le fasce (meglio a destra) ed essere pericoloso sia in zona assist che in conclusioni dal limite davvero importanti. Salta l’uomo con particolare facilità e ama spesso accentrarsi per sfoderare il tuo tiro decisamente potente, favorito dall’ampiezza dei propri quadricipiti. Sebbene non sia molto alto (171 cm), è un giocatore che unisce potenza e agilità ad una velocità nel lungo e nello stretto, che ne fanno un atleto davvero completo.
Come giocatore può essere definito un mix tra Joel Campbell (per caratteristiche tecniche e fisiche) e Ibarbo (stessa velocità), ma è un giocatore unico nel suo genere che potrebbe far molto bene anche nel nostro campionato, ovviamente dopo il dovuto ambientamento necessario per un calciatore che viene da un altro continente.