
Da un po’ di tempo, a Roma, è diventato difficile parlare di mercato; ci si sforza di esplorare l’intimità del proprio interlocutore, con estremo tatto, probabilmente troppo, catalogando l’esperimento di psicanalisi, in base ad un indice di attendibilità, strettamente legato alla caratterizzazione dei ruoli. Se becchi il pesce grosso, devi andarci piano. In questa ottica, il rispetto per chi il mercato lo fa, o almeno tenta di farlo, legittima il massimo riserbo. Succede sempre così quando ci si avvicina alle scadenze. Intanto, il chiacchiericcio alimenta illusioni, orfane di riscontri. Ieri, Daniele Pradè, a margine della manifestazione benefica "Roma scende in campo", ha dispensato mezzi pensieri, mentre si continua a brancolare nel buio. Dovessi rappresentare con un solo termine, il tenore espressivo del nostro direttore sportivo, userei l’aggettivo “cauto”. Sono stato troppo buono? E’ Natale; inoltre, ci sono gli ottimi risultati sportivi, ottenuti ultimamente dalla squadra, che rivendicano stima. In verità, muoio dalla voglia di formulare la domanda diretta, quella che fai quando esigi una risposta precisa. Poi, magari, nel gioco delle parti, ci sta la diplomazia, ma almeno sappiamo su cosa ci si confronta. Ranieri discute di mercato con i dirigenti giallorossi da quando è arrivato a Roma, ma per Montali, come per la Sensi, la rosa attuale piace e pure tanto. Pradè prova a mischiare ulteriormente le carte, promettendo un monitoraggio perpetuo, volto a captare l’occasione giusta, ancorché confacente alle nostre esigenze. Si potrebbe dire tanto sulle nostre reali esigenze, ma noi abbiamo un bisogno impellente di concretezza: Luca Toni arriva o no? Dalle altre parti si usa così. Noi continuiamo a muoverci sul filo del rasoio, in equilibrio tra la prudenza di chi domanda sottovoce e il vago di chi risponde per cortesia, in danno ad ogni tentativo di pace, da qualunque parte provenga. Fino a quando non si uscirà dal misticismo, la fiducia resta un esercizio dal coefficiente altissimo, nonostante le buone intenzioni.