(NEWS A ROMA – MEXES SINCERO: SONO STATO IL PEGGIORE MA TUTTE LE COLPE NON SONO MIE – MESSAGGERO) – Mexes si sente responsabile ma non unico colpevole della Roma. Il francese spera di ritrovare un posto da titolare e si racconta al Messaggero. Il look è il solito, eccentrico. Lui però non è quello di sempre. Sincero sì, quello sempre.
Della Roma parliamo dopo.
"E’ un momentaccio. Ho pagato, sto pagando".
Si sente l’unico responsabile?
"No, non direi. Sarò forse il peggiore, ma non può essere tutta colpa mia se prendiamo gol o se abbiamo cominciato male il campionato".
Quando la Roma non gioca bene, lei dice ”abbiamo fatto schifo”. Ecco, lei sta facendo schifo?
"Schifo a metà. Ho commesso errori, in una squadra che andava male tutta. Non sono il salvatore della patria, non un supereroe. Non mi ritengo l’unico colpevole, non so nemmeno perché a pagare sia stato solo io. Non datemi l’Oscar del peggiore, questo no".
E ora si ritrova spesso in panchina.
"Già, ma sono sereno e vado avanti per la mia strada".
Non sembra molto sereno.
"Sono arrabbiato dentro, mi dispiace non giocare, non essere protagonista. Dopo anni belli, non è facile tornare indietro. Passerà. Questa rabbia mi sarà utile".
Burdisso cosa ha più di lei?
"Lui gioca, io non molto. Però lui è un bravo calciatore".
Che le ha detto Ranieri quando è arrivato?
"Che vuole rivedermi ad alti livelli, che punta su di me, che vuole farmi riconquistare la nazionale. Tante belle cose…".
Ogni tanto ripensa ai dribbling di Maccarone e Diego?
"Due grandi gol, complimenti a loro. Ma che potevo fare? Ci sta che si perda l’unocontrouno. Ma si ricorda solo quello".
Si sente un po’ dimenticato dalla gente?
"Un po’ sì. Fa parte della vita. Ho vissuto momenti peggiori. Il primo anno a Roma fu pesante per me. Ora a confronto, una favola…".
Cosa le manca di Spalletti?
"Tutto. Dopo anni avevamo istaurato un bel rapporto".
La sua Roma è finita a Catania in quel maggio 2008?
"No, non credo. E’ stato un problema di gioco, diventato prevedibile. Eravamo finiti senza essere finiti come calciatori".
E con Ranieri come si trova?
"Dobbiamo ancora conoscerlo a fondo".
E’ vero che il suo miglior compagno di reparto è stato Chivu?
"Con lui mi trovavo benissimo, eravamo diventati amici. Giocavamo spesso insieme. Ad esempio mi trovo bene anche con Juan, solo che con lui non riesco mai a fare più di due o tre partite consecutive".
Resterà a Roma?
"Io qui sto benissimo, poi non so cosa vorranno fare loro, i dirigenti, la società. L’ultima volta che ho chiesto se mi mettevano messo sul mercato, mi hanno risposto di no".
Il Milan. Una squadra a cui piace molto Mexes.
"Si sente da tempo. Ma adesso dobbiamo pensare a batterlo. Il campionato della Roma può ancora dire molto. Bisogna assolutamente tornare in Champions".
A Riscone disse che voleva essere il leader della squadra.
"L’ho detto, lo pensavo, vorrei tornare ad esserlo".
Dà fastidio a un calciatore se una società ritarda il pagamento degli stipendi?
"Mah, non mi sembra un grosso problema per la nostra categoria. Può dare un po’ fastidio, ma non abbiamo certo bisogno di andare a chiedere i soldi alla mamma".