(EDITORIALE – E’BELLA PERCHE PIACE – FORZA-ROMA.COM) – "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace". Quante volte in tema di giudizi siamo stati avvezzi a darne uno positivo con questa frase. Tante volte. Questa volta calza a pennello per la Roma di Ranieri e di Totti. La Roma è stata bella perchè ha vinto con pieno merito. Sulle ceneri di quella Roma ormai defunta, bellissima ed incantevole per carità, Ranieri e la Roma stanno costruendo la propria storia contemporanea con una filosofia diversa non tralasciando per niente l’aspetto caratteriale e dinamico. Una storia fatta di concretezza, di forza d’animo, di carattere, di compattezza e perchè no, di compostezza tattica e comportamentale. La Roma contro il Napoli ha ottenuto il quinto risultato utile consecutivo da quando il testaccino Ranieri siede sulla panchina giallorossa. Tre vittorie e due pareggi. Vittoria, con il Napoli, figlia del sacrificio, dello spirito battagliero del suo timoniere, capace di non affliggersi di fronte ad assenze pesanti ed a mandare in campo con consapevolezza quelli che più in "palla" aveva in cascina. Ranieri ha dimostrato di avere fiducia nel gruppo in maniera totalitaria. La difesa dopo gli svarioni precedenti si è destreggiata in maniera egregia. Andreolli e Burdisso hanno dato forza sostituendo degnamente quelli che per anni a Roma sono stati insostituibili, Juan e Mexes. Non sono mancati i campioni: Totti l’emblema, che ha tramutato in goal il lavoro dell’intera squadra. Tanti sarebbero da elogiare ma chi fotografa in maniera chiara l’evoluzione romanista di Ranieri sono due, che per meriti si sono distinti: Perrotta, da molti dato ormai per ex calciatore, e Faty, divenuto negli anni un peso da regalare all’estero. Nel presente della Roma i due entrano di diritto ritagliandosi un ruolo principale. Faty ha trovato minuti importanti ed in campo si è fatto notare per la dedizione e la grande fisicità. Una vera scoperta di Claudio Ranieri. La Roma è bella perchè piace. Piace il modo come ha vinto, piace per lo spirito che mette in campo, lo spirito sangue e oro di chi gestisce e di chi abilmente realizza.