(CESSIONE AS ROMA – ANGELINI VUOLE ANCORA LA ROMA – CORSPORT) – Angelini non abbandonato l’idea di comprare la Roma. Intervista esclusiva del Corsport all’imprenditore farmaceutico: "La mia proposta è sempre valida. Fino ad ora non ho avuto collaborazione dalle banche e dai Sensi: sono pronto a investire almeno 220 milioni per il club".
Castelli romani, qualche grado in meno rispetto alla calura di Roma, un cancello verde con rosone, un viale alberato, una villa, una veranda, un caffè, un padrone di casa, il dottor Francesco Angelini. Maggio, giugno scorsi. Da allora il silenzio.
Lo sa che i tifosi della Roma si chiedevano, si chiedono che fine avesse fatto?
"Capisco. Io sono andato avanti per la mia strada, ho tentato, non mi sono state aperte le porte".
Ha rinunciato, dunque?
"Non ho detto questo perché non ho rinunciato a prendere la Roma. Solo che ci devono essere le condizioni per poterlo fare".
Cosa altro c’è?
"Mi sembra chiaro e ne sono assolutamente convinto per tante cose successe, che la famiglia Sensi ha una posizione ostruzionistica sulla cessione della Roma".
Ci può dare qualche indicazione su quella che aveva pensato di fare?
"Cominciamo dai numeri. In base a tutte le informazioni che avevo raccolto, la mia offerta iniziale sarebbe stata di 130 milioni per il 67% di proprietà della famiglia Sensi, più la successiva e inevitabile Opa. E questo vuole dire una valutazione totale intorno ai 220 milioni. E l’Opa non avrebbe previsto rientro".
Ci spieghi.
"Perché quando si fa un’operazione di questo genere, è poi obbligatorio, proprio per salvaguardare l’investimento che si sta facendo, investire sulla società. Quel quaranta per cento, insomma, io l’avrei investito nella Roma, società, dirigenti, calciatori. Credo sarebbe stata un’operazione intelligente. Per tutti. Perché qui non ci si può dimenticare che stiamo parlando di un marchio che si chiama Roma, un marchio vendibile in tutto il mondo, di meglio non c’è".