La stampa, ma la tifoseria anche, ha poca pazienza con questo ragazzo, che quanto e come pochi altri al mondo è stato baciato dal talento, con tanta dolcezza e passione. Alla palla dà del tu, mentre questa a lui dà del “Voi”. Ha giocato, fino ad ora, 1200′ scarsi e oltre 4 gol ha messo a segno 5 assist. Ljajic, però, non è soltanto gol e assist e la gara di ieri rappresenta molto bene le caratteristiche del giocatore. Pericoloso dal 1′ all’ultimo minuto, dribbling secco e bello da vedere, giocate per i compagni (giocatore della Serie A con più passaggi effettuati, nda), pericoloso in zona gol, ma soprattutto la sua disposizione a mettersi al servizio della squadra. Si abbassa quasi sempre sulla stessa linea dei centrocampisti per prendere palla, come un regista avanzato, allarga il gioco ed ha il talento necessario, e oltre, per crearlo. Garcia sorride, perché se Destro è il suo “Sow”, se Gervinho è presente in rosa, mancava solo l'”Hazard”, qui a Roma. Da lui la gente si aspetta tanti gol, ma la fiducia illimitata che Garcia ha nelle possibilità di questo ragazzo è da ricercare soprattutto in tutto il resto del suo modo di giocare a calcio.
Gioiello.
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