Alle 13:00 di oggi, Rudi Garcia si presenterà in sala stampa per incontrare i giornalisti nella conferenza pre-partita di rito. Domani si gioca una gara importantissima, ci si attende quindi una “carica” da parte del tecnico Giallorosso, abilissimo motivatore.
Mediaset: Secondo lei, dove la Juventus è più della Roma e viceversa?
Non lo so. Non è la gara di domani che darà una risposta. Noi abbiamo una squadra forte, anche loro, noi abbiamo punti forti e deboli, come loro.
Non è una partita decisiva? Meglio vincere o non perdere?
Sempre vincere. Se perdiamo o pareggiamo, però, c’è ancora tutto un girone da ritorno da fare. Per me non cambia nulla, ma meglio vincere questa partita.
Rai Sport: Florenzi non era stato molto bene. E’ ancora il suo unico dubbio? Può dirci qualcosa?
Per Alessandro non ho nessun dubbio. Domani sarà con noi. Oggi si è allenato, abbiamo preferito fare attenzione alla sua schiena, ma domani sarà al 100%. Per la formazione, aspettare domani un’ora e mezza prima della gara, come sempre.
Sky Sport: i suoi dubbi sono legati all’attacco?
Mah, non lo so. Vedremo domani. C’è una cosa importanche andremo a Torino per vincere. Non perché andiamo a Torino, ma perché lo facciamo sempre. E non cambierà, domani. Quello che mi piace è che è out solo Balzaretti, spero di riaverlo la settimana prossima. Ed è possibile. Tutti gli altri sono pronti. Molto più facile avere delle scelte da fare.
Che idea si è fatto della Juventus? Conte?
Già l’ho detto. Loro sono programmati per vincere Scudetto e coppe europee. Hanno due squadre dello stesso livello. E giocheranno in casa, soprattutto, altro vantaggio per loro. Molti pensano, a parte noi Romanisti, che noi la gara di domani l’abbiamo già persa, senza giocare. Non abbiamo nulla da perdere, domani. Antonio l’ho visto una volta qui, abbiamo parlato 5 minuti, molto rispetto per i suoi risultati, primo in classifica, non c’è niente da dire in più.
Corriere dello Sport: Quando si parla di te e di Conte, si parla quasi sempre di doti umane, ma pensi che voi due abbiate portato qualcosa di nuovo in Serie A?
Non posso dirlo io. Sono solo 6 mesi che sono qul. Il campionato italiano lo conoscete molto meglio voi che me. Faccio in modo di giocare il mio gioco, che la squadra mi segua, e per il momento va bene. Abbiamo la miglior difesa d’Europa, abbiamo fatto 35 gol, sono numeri che portano la ROma avanti nella classifica. Solo questo importa. Voglio portare avanti questa cosa.
Corriere della Sera: la Juventus le grandi le aggredisce, fin da subito, le piccole invece le aspetta. Avete modi diversi di affrontare le grandi. Voi cosa pensate?
Dobbiamo anche vedere le gare che hanno fatto in Europa, non solo contro il Napoli o contro il Milan. Anche contro Galatasaray, Real Madrid e COpenaghen. Dovremo essere concentrati per 90′, non solo all’inizio. Non deve cmabiare nulla se prendiamo gol subito o se lo facciamo subito. Dobbiamo giocare con convinzione, dall’inizio alla fine, seguire il nostro gioco. Sappiamo che hanno punti forti, molto efficaci, che hanno una grande squadra, che hanno due grandi attaccanti che fanno tanti gol, che segnano anche i centrocampisti con inserimenti, che hanno un grande centrocampista che è Pirlo. Si gioca in 11 vs 11, noi la giocheremo.
Gazzetta dello Sport: De Sanctis ha parlato di sistema pro-Juve, Totti di aiutini. Lei cosa ne pensa?
Dico solo una cosa: è una gara con due grandi squadre, forti, con un grande arbitro. Vincerà solo il migliore.
La Stampa: non c’è rammarico, che nonostante il grande cammino la Roma sia solo a -5?
No, perché vuol dire che stanno facendo un campionato straordinario. Non toccano il nostro obiettivo, ovvero tornare in Europa. Non importa quello che fanno le altre squadre. Complimenti a loro, ma a noi non cambia niente. Vedremo cosa accadrà nella seconda parte del campionato.
Repubblica: a Torino va una filastrocca, secondo cui la Roma di oggi sia uguale a quella di due anni fa.
Non giochiamo lo stesso modulo di gioco, già. Questo mi ha colpito, che il 40% delle squadre giocano a 5 o 3, più a 5. Quello può essere, perché la Juventus ha questo modulo ed ha vinto con questo modulo, perché lo fa bene, ma è solo questo. Noi andremo a Torino per giocare la partita, per essere attori protagonisti di questa gara. E batteremo colpo su colpo, vedremo alla fine.
Il Tempo: allenerà mai la Juventus? Conte aveva detto di no…
Oggi per me è un corso di storia? Scusatemi. Forse, piano piano, capirò forse meglio queste cose. Niente, non ricordo la domanda. Ah, io sono al 100% nel progetto della Roma.
Area: Totti ha detto che contro la Juventus è come un derby. Lei cosa ne pensa?
Se c’è una pressione, è una pressione meravigliosa. Il secondo gioca in caso del primo, ecco perché c’è pressione. Preferisco così, preferisco vedere che sia una gara fra grandi squadre. Faccio questo mestiere per giocare queste gare, così come i miei giocatori. Io firmo per giocare ogni settimana gare di questo tipo. C’è il miglior arbitro d’Italia, le squadre più forti. Vedremo, giochiamo, il migliore vincerà, ma non è detto che sarà il migliore a fine stagione.
Centro Suono Sport: la Roma nei singoli è forte più della Juventus, secondo Totti. Lei cosa ne pensa?
Soprattutto, il Capitano ha detto che siamo una squadra molto forte e lui crede in questa squadra. Questo mi piace. Lui è come un faro. Se lui ci crede, è molto più facile per gli altri essere ancora più forti. Il Capitano prende il gruppo e va avanti, da bravo capitano quale è.
Manà Manà Sport: mercato?
Sono qui per parlare della gara di Torino, non per parlare di mercato. Sono concentrato al 100% su questa gara.
Tele Radio Stereo: lei giustmaente dice che il cmapionato non finirà domani sera, ma quanto è importante vincere domani a livello psicologico?
Del risultato non possiamo parlare adesso, solo dopo, non sappiamo cosa succederà. Sul percorso della Roma, per il momento, abbiamo sempre fatto bene contro le grandi, per questo è una gara interessante. Sul piano tattico, anche in questa gara, se la Roma farà bene anche questa volta. Contro la Juventus giocheremo ancora, in casa. Per questo, non cambierà nulla. Meglio vincere, ovvio, per continuare la nostra storia, ma dobbiamo pensare ad andare in campo, dare tutto ed uscire a testa alta, con il sentimento di aver fatto di tutto per vincere.
Radio Radio: se fosse una finale, chi ci arriverebbe meglio nella condizione psico-fisica, e quale squadre è più affidati ai singoli invece che al gruppo.
Io sono sempre attento a non dire delle cose sulle altre squadre perché non mi piace quando uno parla male dei miei. Per capire bene un gruppo bisogna allenarlo. Sono molto contento di quello che fanno i miei. Abbiamo una fame da lupi, siamo forti, abbiamo talento, con una grande determinazione. Voi avete sottolineato questa cosa durante il primo girone del campionato, che quando facciamo gol sembra che abbiamo segnato un gol nella finale del Mondiale, questo è bello. Come quando uno è in difficoltà ed un altro è pronto a fare di tutto per aiutarlo. E quando un allenatore vede queste cose, è carico e motivato, ma tranquillo.
RDS: in caso di sconfitta, andrete a -8.
Vedremo a fine partita, che ne parliamo a fare del risultato?
Ha già pensato a questa opzione?
Io penso solo ad una cosa: di abbassare un po’ l’ambiente se vinciamo a Torino, ma non penso ad altro. Se vinciamo, saremo a 2 punti e allora si parlerà di Scudetto eccetera, ma ci saranno ancora 20 partite. Non ricordo e non importa, per il momento. Bisogna fare la migliore partita a Torino.
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