Forza-Roma.con continua ad espandersi ed a fare passi in avanti. Il protagonista del nuovo appuntamento della nostra speciale rubrica “L’ora del mercato“, è Axel Capron, il capo redattore di Sports.fr, uno dei maggiori siti sportivi francesi. L’intervista è stata realizzata da Matteo Vitale, il nostro capo redattore, per ovvi motivi in inglese, ma verrà riportata in italiano. Per parlare di Rudi Garcia, Gervinho ed il mercato della Roma in Francia, chi meglio di un giornalista francese? Leggete questa interessante intervista, dal punto di vista di un giornalista che guarda la Roma da lontano!
Per i tifosi dell’AS Roma Rudi Garcia è un eroe: 10 vittorie, 3 pareggi, 33 punti su 39 disponibili. Cosa pensi della sua partenza in Italia? Qual era l’idea generale quando venne a Roma?
In Francia siamo stati molto attenti sul suo buon inizio con l’AS Roma, la gente era curiosa, perché fino ad allora aveva allenato solo in Francia. E’ un po’ una sorpresa, perché la Roma non aveva fatto una buona stagione la stagione passata ed è sempre difficile iniziare con un nuovo allenatore, ma una cosa era sicura anche prima: Garcia è un buon allenatore, che aveva avuto buoni risultati anche in Francia ed è famoso per dare alle sue squadre un gioco attrattivo e affascinante, non difensivo. Il suo trasferimento non è stata una sorpresa, perché voleva vedere qualcos’altro, è curioso, ma ci ha sorpresi vedere lui a Roma: pensavamo fosse più un lavoro da Laurent Blanc.
E qual è l’opinione generale, in questo momento, su Garcia e il suo club?
Come ho detto prima, l’opinione generale su Garcia era buona perché lui fece davvero un buon lavoro nei suoi club in Francia, come Dijon, Le Mans e soprattutto Lille, con il titolo di Francia e la Coppa di Francia nel 2011, anno in cui venne nominaot allenatore dell’anno. E la cosa importante da annotare è lo stile delle sue squadre: sempre offensivo, con molti movimenti, una buona scelta dei giocatori, come quando vinse il campionato, pensiamo a Gervinho, Sow, Hazard, Chedjou, Debuchy, Balmont, Cabaye. L’opinione sulla Roma è che il club fosse in una fase di transizione, l’ultima stagione non era stata molto buona e sul mercato era stato cambiato molto, con le cessioni di Marquinhos, Lamela, Osvaldo e gli altri, ma la Roma in Francia è un club apprezzato dai tifosi, soprattutto per Totti, il quale è una leggenda ed un esempio di fedeltà. Poi avevamo anche Mexès alla Roma.
Gervinho vi sta sorprendendo in Francia? A Londra aveva perso “il tocco”, tanto da convincere Arsene Wenger a venderlo alla Roma…
Sì, Gervinho mi sta sorprendendo. Quando il Lille vinse il titolo, giocò una grande stagione. Per me, con Eden Hazard, lui fu uno dei giocatori chiave, perché lui ha l’abilità di vincere i match da solo. Ha azioni da genio, è molto veloce, inventivo ed è istintivo. A Londra aveva perso qualità e fiducia, ci rimase anche male ma forse il suo calcio non era adatto alla Premier League, più fisico e diretto. Il fatto che Garcia se lo sia portato a Roma è un’idea perfetta, perché loro si conoscono e si apprezzano molto a vicenda, Garcia ha dato al giocatore la stessa libertà e la stessa responsabilità che aveva nel Lille.
Parliamo di calciomercato: cosa sai dei rumors su Ghoulam, Thauvin, Cvitanich, Cabaye e Kalou? A Roma si dice ogni giorno che siano in contatto con il club.
Qui in Francia non ho sentito parlare molto di questi rumors, ma posso darti qualcosa notizia su questi giocatori. Ghoulam voleva lasciare il Saint-Etienne questa estate, fu addirittura messo fuori rosa ad inizio stagione per un litigio con il club, ora è di nuovo in prima squadra ma io penso che lui voglia ancora andare via. Thauvin non vuole lasciare Marsiglia, questo è sicuro, ebbe un grande litigio con il Lille nell’ultima stagione, chiedendo di andare via (non ha giocato una partita con il Lille, che lo comprò nello scorso gennaio e poi lo mandò in prestito al suo vecchio club, il Bastia) ed alla fine il Lille lo cedette al Marsiglia (per circa 12 milioni di euro), ma il giocatore ora in Francia ha una cattiva immagine, a causa del suo comportamento con il Lille. Poi, dopo un inizio difficile, ora è in una buona forma ed è un giocatore chiave nel Marsiglia e nell’U-21 francese. Non vuole lasciare il Marsiglia perché spera ancora di figurare nella lista dei convocati di Deschamps per il Mondiale; se giocherà bene la seconda parte di stagione avrà le sue chance, giocandosi il posto con Payet, Remy e Nasri. Stessa cosa per Cabaye, secondo me lui finirà la stagione con il Newcastle (litigò con il club ad inizio stagione, si rifiutò di allenarsi e di giocare) e se lui lascerà non sarà per la Roma, il suo alto livello ora gli consente di sognare club più grandi e a quanto ne so io, Laurent Blanc lo voleva già questa estate al PSG. Kalou, invece, il Lille non è riuscito a venderlo in questa estate, i suoi costi sono molto alti per il club, ma ha iniziato alla grande questa stagione: se il Lille avrà una buona offerta nel mercato invernale, lui andrà via. Stessa cosa per Cvitanich, il giocatore vuole andare in un club più grande del Nizza e l’AS Roma è sicuramente una buona destinazione per lui.
Cosa pensi dei Giallorossi Crescenzi e Tallo? Com’è stata la loro stagione fino ad ora?
Non li sto seguendo quest’anno, quindi perché è difficile darti un giudizio, ma posso dire che il primo sta giocando più frequentemente, ma non sta ottenendo buoni voti dai nostri giornalisti che seguono le partite dell’Ajaccio, perché sta incontrando molte difficoltà fisiche e difensive. Tallo sta giocando di più da quando è andato via Ravanelli, con il quale litigò durante il suo ultimo match; ha iniziato dal primo gli ultimi 4 match dell’Ajaccio, i nostri giornalisti dicono che è un lottatore, si muove e ci prova molto, sembra avere buone qualità offensive, ma è difficile per lui mostrare cosa davvero sa fare in un club debole.
Mercì, Axel!
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