ANSA – Serio, competente, ambizioso. Questo il Vinicio Fioranelli descritto dai suoi colleghi procuratori. Una persona che in carriera ha aperto le porte del calcio che conta. Un uomo di 59 anni partito dalla Svizzera che ha adesso un solo obiettivo: diventare il nuovo proprietario della Roma dopo 16 anni di gestione Sensi. «Per la società giallorossa, affidarsi a Fioranelli non rappresenterebbe un salto nel buio» ha spiegato Carlo Regalia, ex direttore sportivo di Lazio, Bari e Lecce che per anni ha intessuto rapporti col Vinicio procuratore. «È una persona conosciuta e apprezzata nel mondo del calcio – le parole di Regalia -. Parla cinque lingue e sul lavoro è molto scrupoloso, serio. Insomma, non è uno sprovveduto. Anzi, conoscendolo avrà già le idee estremamente chiare su come eventualmente organizzare la Roma. È un tipo ambizioso». Già, ambizioso. Ma anche capace visto che sembrerebbe sul punto di convincere le banche della bontà del suo progetto. Progetto che, stando al comunicato emesso dalla Compagnia Italpetroli (controllante indiretta della Roma), sarebbe ancora sotto la lente d’ingrandimento dell’advisor Mediobanca. Nella nota, inoltre, si esclude la possibilità che il passaggio di consegne dai Sensi alla società di diritto svizzero (Fio Agency) rappresentata da Fioranelli possa avvenire già lunedì alla riapertura della Borsa. Insomma, la prossima settimana potrebbe non essere ancora quella decisiva, «ma se la trattativa dovesse andare in porto – ha aggiunto Regalia – dimostrerebbe la serietà di Vinicio. Penso che abbia i mezzi per andare avanti e per rendere ancora più competitiva una squadra che negli ultimi anni è stata la sola in grado di tenere testa all’Inter». Sulle mosse che Fioranelli potrebbe fare una volta arrivato al timone della Roma, si è espresso anche l’agente Claudio Pasqualin: «Il mercato di Fioranelli non lo vedo da grandi nomi, in stile Real Madrid. Però ha le competenze necessarie per ottenere risultati anche migliori senza svenarsi». «Vinicio l’ho conosciuto – ha aggiunto -, mi è sembrato un professionista di valore, un procuratore bravo anche nell’intermediazione. Un uomo di calcio a tutto tondo, competente, ambizioso al punto giusto. Certo, se dovesse rilevare la Roma assieme ai partner di cui si è scritto (il tedesco Volker Flick e l’italiano Massimo Pica, ndr), non si potrà certo parlare di »cuore giallorosso« come nel caso dei Sensi». Secondo Pasqualin, poi, nel progetto della Fio Agency, oltre al rafforzamento della squadra, ci sarebbero anche la valorizzazione del marchio e, aspetto fondamentale, la costruzione del nuovo stadio. A condividere il punto di vista di Pasqualin è Dario Canovi, altro veterano nell’ambiente degli agenti dei calciatori: «Vinicio ha sempre lavorato bene con le grandi società per questo non credo che sia lui il titolare del capitale in ballo nell’operazione Roma». «Mi auguro solo che l’investimento non sia limitato all’acquisizione della società – ha concluso Canovi – ma anche alla campagna di rafforzamento. Sulla struttura societaria, invece, pur riconoscendo la grande professionalità di Franco Baldini, credo che ci possa anche essere la riconferma degli attuali dirigenti». Nonostante i presunti contatti tra Fioranelli e Baldini, infatti, non è affatto scontato che il braccio destro di Capello nell’Inghilterra decida di mollare a meno di un anno dal Mondiale in Sudafrica. Più sicure appaiono, se il progetto Fioranelli dovesse andare in porto, le conferme sia di Spalletti che di tutti i big, a partire da Totti, con innesti oculati volti a garantire una rinnovata competitività della squadra in campo nazionale ed europeo.