As Roma-Fioranelli, la questione si tinge di giallo. Vinicio Fioranelli atteso a Roma per un incontro decisivo non si è visto mettendo molte ombre sul futuro della Roma e della trattativa che da più parti era data per fatta. "Questione di ore" avevano pronosticato chi è vicino a Fioranelli ed invece? Il nulla.
Corriere dello Sport – Non si è presentato. Come era già accaduto nel recente passato. Vinicio Fioranelli ha di nuovo indossato i panni di primula rossa. Il suo arrivo, oltretutto, non sarebbe previsto neppure per la giornata di oggi, quasi che improvvisamente fosse successo qualcosa a stoppare nuovamente tutto, cioè la scalata alla Roma. Anche se c’è da tener presente come da ambienti bancari filtri l’indiscrezione che, per la conclusione di questa vicenda, in un senso o nell’altro, ci sia bisogno soprattutto di silenzio piuttosto che esposizione mediatica e questo potrebbe aver indotto a dare informazioni al contrario. La spiegazione del mancato arrivo di Fioranelli, almeno per la giornata di ieri, è stata che nella sede in Svizzera della Fio Sports Group che è la società anonima di diritto svizzero che da mesi sta lavorando all’acquisizione del club giallorosso, ci sarebbe stata una riunione incentrata proprio sul club giallorosso. Ma per oggi perché annunciare il non arrivo? Eppure anche ieri si erano rincorse le voci più disparate sulla conclusione della trattativa. Voci che erano supportate anche dalle anticipazioni dei contenuti di un articolo che stamattina sarà in edicola sul settimanale «Il Mondo». Anticipazioni ricche di dettagli. In particolare uno che, se confermato, potrebbe rappresentare la chiave di lettura decisiva su questa vicenda. Cioè che il gruppo svizzero-tedesco, che sta lavorando da tempo con lo studio legale Irti, sarebbe pronto a fare l’ultimo passo che occorre, cioè spostare il cash per l’acquisto della Roma, Opa a parte, da Barkley bank e Abn Amro, alla Spafid, la finanziaria di Mediobanca che in questa vicenda è advisor della famiglia Sensi. Sarebbero 201 i milioni pattuiti ( secondo altre fonti questa sarebbe la cifra che rileverebbe il 62% delle azioni con i Sensi che rimarrebbero in possesso del 5% e un posto nel Cda ovviamente per l’attuale presidente, Rosella Sensi).