La famiglia Sensi potrebbe davvero uscire di scena e cedere la As Roma. Fioranelli e la FIO sports group hanno in mente un dilazionamento di 3,5 milioni di euro l’anno per rientrare nell’affare per l’acquisto della Roma.
IL MONDO – Il tormentone prosegue da mesi. Questa volta però i nomi e i numeri intorno all’affare AS Roma cominciano a definirsi, tanto che entro il 30 giugno (data limite per iscriversi al campionato) la famiglia Sensi potrebbe davvero uscire di scena e cedere il club giallorosso. Le bozze di contratto a cui lavorano gli avvocati Nicola Irti, advisor per Fio Sports group che intende comprare, e Gianroberto de Giovanni, che affianca i Sensi, sono ormai sottoposte a continui ritocchi. L’ultima versione prevede la definitiva uscita dell’attuale proprietà che nelle settimane scorse chiedeva ancora di avere diritto ad un certo numero (almeno sei) di posti in cda in virtù della quota residua che avrebbe mantenuto nel capitale della As Roma. Ipotesi ormai superata dato che i due soci di Fio Sports group, Vinicio Fioranelli e Volker Flick, puntano a chiudere e rilevare l’intera quota del 67% in capo alla famiglia Sensi. Per agevolare l’operazione, di cui si sta facendo garante Mediobanca verificando titoli e credibilità degli acquirenti, Fioranelli e Flick hanno alzato anche il velo sull’importo degli investimenti che sarebbero disposti a sostenere nel corso dei prossimi quattro anni per rilanciare la squadra. In totale si tratta di 140 milioni, ossia 35 milioni a stagione. Risorse che farebbero così salire a quasi mezzo miliardo il conto complessivo per portarsi a casa il club. Nell’accordo è, infatti, assegnato un valore di 3 milioni per ogni 1% del capitale. Un’indicazione che porta a 300 milioni il prezzo per acquistare l’intera società e a 200 milioni quello da versare ai Sensi. Nella bozza è in fase di definizione anche il meccanismo con cui svincolarsi dal contratto di leaseback sul centro sportivo di Trigoria siglato con Italease. Fioranelli e Flick vorrebbero infatti rientrare in possesso degli asset per cui la As Roma paga oggi un canone annuale di 3,2 milioni di euro dopo averli ceduti per 30 milioni.