Gianni Dragoni, giornalista ed esperto de Il Sole 24 ore, intervenendo a Teleradiostereo dà la sua autorevole opinione sull’argomento cessione As Roma:
"Per un cambio di proprietà serve l’intenzione di vendere oltre che di comprare. Io ho molti dubbi sull’eventuale cessione, al momento non mi risultano segnali che mi inducano a pensare che ci sarà una svolta societaria, fermo restando che l’attuale proprietà della Roma faticherebbe, allo stato attuale, a mantenere la squadra ad alti livelli. Francamente per vendere servono offerte concrete e non speculazioni o ricerche di pubblicità e offerte concrete non mi risultano. L’esposizione mediatica di Angelini? Potrei fare delle supposizioni, potrebbe servire per spostare dalla propria parte l’opinione pubblica, si possono fare tante considerazioni, ma so che per comprare ci si deve rivolgere alla parte venditrice, soddisfarla con proposte concrete, per questo sono scettico. Per ciò che è emerso lo scorso anno, quando si parlava di Soros, sembra che la proprietà abbia rifiutato un’offerta di 280 milioni di euro. La Roma, stando ai miei calcoli, può valere 150 milioni, e se si rifiutano cifre molto più elevate evidentemente ci sono pochi margini per vedere andare in porto eventuali nuove trattative. Scetticismo totale, anche perchè a me non risultano nuove offerte ufficiali. Una trattativa solitamente si svolge con riservatezza. Non conosco molto le vicende legate alla cordata internazionali, ma colgo pochi segnali di apertura, sia da una parte sia dall’altra. Rispetto allo scorso anno, per il valore della Roma, le aperture sullo stadio non cambiano le cifre, lo stadio va costruito spendendo soldi, ma non aumenta il valore di un club".