Milano, 21 apr. – (Adnkronos) – «Non c’e l’ho con la Juventus. Io ci tenevo a fare presente che si è davvero esagerato». Massimo Moratti chiarisce la sua posizione sull’episodio dei cori razzisti contro Mario Balotelli da parte dei tifosi della Juve. Il club bianconero dovrà scontare un turno a porte chiuse, decisione assunta ieri dal giudice sportivo. La Juventus ha annunciato ricorso: «Ogni società fa ricorso secondo la propria sensazione», dice Moratti, «capisco che la Juventus abbia le sue ragioni e reagirà come deve reagire. Ma questa non è una cosa nei confronti della Juventus o di una società precisa», precisa il n.1 del club nerazzurro. «Quello che è successo è di per sè un fatto antipatico e come tale bisogna trovare una regola che consenta la protezione di chi è coinvolto». Secondo Moratti la sospensione della partita è un possibile rimedio, come anche «chiamare i capitani e capire come interrompere una situazione del genere». Qualcuno ha criticato l’atteggiamento in campo di Balotelli: «Sono due cose diverse e parallele: uno è l’atteggiamento del giocatore che può sembrare simpatico o antipatico, l’altro è colpirlo su questo lato qui. Questo è invece un insulto che va molto oltre», puntualizza Moratti. «Quando successe analogo episodio ai danni di Zoro (il giocatore del Messina che fu insultato dai tifosi nerazzurri, ndr), noi ci schierammo dalla parte del giocatore. Purtroppo sono episodi che negli stadi possono capitare -conclude Moratti- e che vanno condannati prendendo anche provvedimenti».