Lotito è in vena di colpire la Roma, di giudicarla incapace di accettare la sconfitta, a sbagliare è lui, qualsiasi rosicata avvenuta, deprecabile o no, è successa durante le fasi della gara e non dopo, l’unico invece a provocare, specie Pradè, è stato proprio il presidente della Lazio, accusando che se fosse successo qualcosa di brutto la colpa era solo della Roma e dei suoi calciatori, la deduzione entra in scena, visto che non è successo niente di grave, allora non va condannato nessuno e il fatto stesso che Lotito accusa di non sapere perdere, è solo ed esclusivamente una provocatoria azione del caro Lotito. Questo l’estratto delle dichiarazioni di Lotito: "Non tutti sono in grado di accettare la sconfitta. C’è bisogno della cultura della sconfitta, che è la cosa più importante nello sport – ha spiegato Lotito ai microfoni di Radio Radio -. Quando si è in grado di controllare e accettare la cultura della sconfitta, poi si è pronti anche alla vittoria. Noi non abbiamo avuto un atteggiamento di provocazione. Non mi sono piaciuti questi episodi, in una giornata di lutto nazionale. La Lazio si è data da fare insieme alla Croce Rossa e ai propri tifosi per promulgare i valori della solidarietà, del lutto e del cordoglio. Poi ci sono state delle cadute di stile, con atteggiamenti che potevano essere risparmiati. Lo scontro Tare-Spalletti? Noi non abbiamo solo delle responsabilità nei comportamenti, ma anche in quello che proponiamo all’esterno – ha proseguito il presidente biancoceleste -. In un momento come quello di sabato, non dovevamo sicuramente scadere in certi atteggiamenti. Mi sarei aspettato da tutti un comportamento più responsabile".