Un commento sui cori razzisti di Boateng
“Sono cose brutte.. Bisogna eliminarle.. E’ una questione di educazione e spesso accade negli stadi ma non è solo razzismo. Si vedono delle cose che fuori non accadono e bisogna dare l’esempio”
Come sta la squadra dopo il ritiro?
“Il fuso non influisce anche se il primo giorno si sentiva qualcosa. Oggi non si è lamentato nessuno e siamo tutti riposati”.
Totti ed Osvaldo?
“Non sono al massimo come qualsiasi persona che ha avuto l’influenza”.
Sul Napoli e su Insigne?
“Il Napoli è una squadra importante e sta comprando anche qualche giocatore che bisognerà vedere se servirà. Insigne è un mio pupillo, con me ha fatto più di 50 gol e spero che si possa affermare”.
Ci sono problemi nella rosa?
“Adesso c’è entusiasmo ed è molto meglio della depressione, ci proviamo e ci crediamo per me è una cosa positiva. Ci ha fatto bene stare insieme una settimana”.
Marquinho?
“Non mi sono opposto alla sua cessione e non ho chiesto nulla. Si sentirà parlare di mercato fino al 31 ma per me la rosa è buona. Qualcosa sarà vero, qualcosa no. Se i miei giocatori li chiedono vuol dire che stanno facendo bene”.
“Non stavo lì e non ho visto nulla, se lo avesse fatto un altro sarebbe stato espulso. E’ difficile da valutare e ci sono gare piene di insulti ed offese. Non stavo lì e non ho visto. Per me sul campo sono tutti uguali e non riesco a valutare la gravità delle offese. Bisogna eliminare queste cose, è educazione e bisogna farlo capire a chi vede le partite. Ci sono anche tante cose che dicono nei miei confronti poco tollerabili ma alla fine si tollerano”.
Sui giocatori della Pro Patria che giocheranno col volto dipinto di nero.
“Era anche accaduto a Treviso, non è solo colpa del razzismo. Lo sport è un’altra cosa, bisogna tifare in modo civile e vedere la gara. Poi ci sono degli arbitri che decidono”.
Sulla tournée.
“Ha fatto bene a prescindere dal fatto che il presidente era presente già contro il Milan. In America è stato tutto il tempo con noi ed ha avuto un grande contatto con la squadra. Si è approfondita la conoscenza ed i giocatori sanno di avere dietro una società vera”.
Il bilancio sul girone d’andata.
“Parla la classifica.. La squadra poteva fare di più e cercherà di dimostrarlo nella seconda parte. Sono convinto che questa sia una buona squadra e dobbiamo dimostrarlo”.
Stekelenburg e Burdisso in uscita?
“A me non risulta che sono sul mercato.. Nessuno lo è ma poi bisogna veder le offerte. Stekelenburg fa parte della rosa ed è un giocatore importante e non significa nulla che se un giocatore perde il posto da titolare deve andare via. Io spero che lo dimostrerà ancora con noi. Burdisso è un giocatore importante, non vedo dove ci possano essere problemi”.
Sul ritorno a Napoli.
“Mi sono preso la rivincita con la Salernitana e lo ho affrontato anche in altre situazioni. Rispetto molto il Napoli perché è una squadra importante che ha giocatori importanti ma noi cercheremo di proporre il nostro gioco”.
La situazione di Osvaldo.
“Si è ammalato come chiunque.. Era malato ma ora è a disposizione, ha recuperato in fretta. Avrei preferito che fosse stato con noi, ma non vedo nessun problema”.
Marquinho è uno dei nomi in uscita, oggi lo ha schierato per mandare un segnale?
“Non blindo nessuno, sono contento della rosa che ho a disposizione. Per un nuovo giocatore ci vogliono due mesi. Per me un giocatore da marzo-aprile non ne vale la pena a meno che siano giocatori decisivi… Ma ce ne sono pochi, ho chiesto Ronaldo e Messi a Real Madrid e Barcellona ma non hanno emesso ancora nessun comunicato”.
Sulla motivazione del giudice sportivo per la squalifica di Marquinhos.
“E’ la decisione dell’arbitro. Se ognuno la vede così è difficile cambiare il suo punto di vista. Per me non era chiara occasione da gol, ma non sono arbitro. Sono cose che accadono.. E’ successo al ragazzo che negli ultimi tempi ha mostrato il suo grande valore ma non credo che l’assenza si farà sentire. Sulla prova TV ci sono talmente tante cose che ci vorrebbero 50 visioni, non se ne esce più. Bisogna accettare le cose come sono”.
Sulla scelta nel 2000 di andare al Napoli.
“Lo feci per la piazza di Napoli perchè i tifosi vivono di calcio e per un allenatore èuna grande soddisfazione vedere tanta gente. Sul piano della costruzione della squadra fu sbagliato ma si sbaglia tante volte. Credevo fosse una squadra da centroclassifica”.
Sul ballottaggio tra Insigne e Pandev?
“Insigne è un esterno, Pandev gioca in mezzo. Sono diversi”.
Il Napoli giocherà con molti centrocampisti, è stato provato per questo Marquinho?
“In America ho provato di tutto, l’allenamento serve per quello. Le valutazioni le faccio su quello che vedo”.
Cosa la preoccupa di domani? Le avversarie avranno turni facili.
“Ci sono 60 punti e sono tanti. Bisogna affrontare ogni partita cercando di fare il meglio possibile, sapendo che non si possono vincere tutte. Il Napoli ci può mettere in difficoltà.. E dobbiamo essere pronti per giocare al meglio”.
Photo Credits | Getty Images