“Il Romanista” ha smascherato Marra e l’AdnKronos, l’agenzia di stampa del vecchio amico di Rosella Sensi che parlò di “squali travestiti da sirene”. Probabilmente questa verità farà molto male ai tifosi della Roma, che per anni sono stati fatti passare per allocchi e che soprattutto sono stati privati di “un sogno”: è questa la parola più usata.
PRIMA MAIL
Inviata l’8 aprile 2008 alle ore 21.47 da Joe Tacopina a Mark Pinho, Managing Director nel Private Equity group del Soros Fund Management.
“Volevo dare un seguito alla nostra precedente conversazione sulla conferenza stampa di George (Soros, ndr) con la stampa italiana domani. (…) Come avrà intenzione, George, di affrontare le sicure domande sulla trattativa? Per favore, fatemi sapere se ha intenzione di chiarire dei dubbi, perché se è così vorrei mettervi a conoscenza di tutte le recenti relazioni e delle chiacchiere locali. (…)”
SECONDA MAIL
La risposta di Len Potter, il Managing Director & Co-Head – Private Equity del Soros Fund Management a Tacopina e Pinho;
Mail inviata il 9 aprile 2008 alle ore 9.03 da Len Potter a Mark Pinho e a Tacopina.
“George terrà la conferenza stampa. È destinata a essere limitata al suo nuovo libro ma noi ci aspettiamo domande sulla Roma. George non negherà che siamo coinvolti in qualche operazione né confermerà che delle operazioni si stanno tenendo. George risponderà a queste domande con uno spensierato “no comment” che è la procedura standard per lui (e per noi) su domande relative agli investimenti. Benché rispondiamo nello stesso modo a tutte le richieste (anche quando non siamo coinvolti), la stampa e il pubblico leggeranno il suo “no comment” come l’affermazione che stiamo acquistando il team e che siamo impegnati in operazioni, cosa che pensiamo possa essere d’aiuto alla nostra causa senza confermarla direttamente. Tienici aggiornati. Sembra che le cose procedano nella giusta direzione. Saluti, Len“.
Il giorno della conferenza stampa a George Soros fecero anche una domanda sulla Roma, a cui rispose, pensate: “No comment. Ed ora è meglio che vada“.
Rosella Sensi rifiutò 283 milioni. Soros capì e lasciò perdere l’idea di comprare la Roma.
Photo Credits | Getty Images