Le forze aeree israeliane continuano i raid sulla Striscia di Gaza al settimo giorno dell’offensiva «piombo fuso». Prima dell’alba, ha detto una portavoce militare, sono stati colpiti 20 obiettivi di Hamas. Fra questi sono state prese di mire case di 15 importanti militanti del movimento. Prima degli attacchi gli israeliani hanno avvertito per telefono gli abitanti delle case vicine e o sparato colpi d’avvertimento per ridurre le vittime civili. Secondo fonti palestinesi, negli attacchi di stamane vi sono stati 12 feriti. Nella tarda serata di ieri aerei israeliani hanno colpito una moschea nel campo profughi di Jabaliya. Secondo Israele la moschea era utilizzata come deposito di armi. La portavoce ha sottolineato che l’attacco ha innescato una serie di esplosione all’interno dell’edificio, dovute allo scoppio di missili e munizioni.
La polizia israeliana ha decretato lo stato di allerta oggi nel timore che la popolazione araba dia vita a manifestazioni di protesta contro la operazione ‘Piombo fusò in corso a Gaza da una settimana contro Hamas. Reparti rafforzati di polizia sono schierati in Galilea e nel Neghev, nelle zone di insediamento dei beduini. Particolare tensione si avverte a Gerusalemme est, nella zona della Spianata delle Moschee. Nel tentativo di impedire disordini, la polizia israeliana consente oggi l’ingresso alle Moschee solo ai musulmani di età maggiore di 50 anni. Hamas ha indetto per oggi, da Gaza, una ‘Giornata di collerà contro Israele. Di conseguenza il ministro israeliano della difesa Ehud Barak ha ordinato la chiusura dei valichi di transito fra la Cisgiordania ed Israele. I servizi di sicurezza israeliani sostengono che una sessantina di attentati palestinesi sono in fase avanzata di preparazione. Il quotidiano Yediot Ahronot aggiunge che un grave attentato è stato sventato nei giorni scorsi in una città israeliana. Se fosse stato realizzato, aggiunge il giornale, il numero di vittime sarebbe stato molto elevato.
Militanti palestinesi della Striscia di Gaza hanno lanciato questa mattina quattro missili in rapida sucessione verso la città israeliana di Ashkelon, seguiti poco dopo da altri due verso l’area di Sdot Hanegev. Una donna è stata leggermente ferita. Una casa di Ashkelon è stata direttamente colpita da un razzo, ma nessuno è stato colpito perchè gli abitanti si trovavano in un rifugio.