In questi ultimi mesi a Roma non si fa altro che nominare la parola progetto, progetto si…, progetto no… In realtà però cosa vuol dire progettare?, che cosa è un progetto?
Un progetto è un’impresa complessa, unica e di durata determinata, rivolta al raggiungimento di un obbiettivo chiaro e predefinito, mediante un processo continuo di pianificazione e controllo di risorse differenziate e con vincoli interdipendenti di costi, tempo e qualità.
In poche parole, il successo di un progetto si misura in termini di tempo, risorse e risultati: esso sarà considerato positivo se sarà stato realizzato entro i termini previsti, se saranno bastate le risorse disponibili e se avrà conseguito i risultati desiderati.
Il calcio di oggi non è più un gioco di figurine, è qualcosa molto più complesso dove intervengono una serie di fattori, che lo hanno reso una vera e propria industria. Ecco perchè spesso e volentieri ci chiediamo quale sia la strada giusta da percorrere: quella di progettare o quella di spendere?
Non sempre i soldi sono sinonimo di vittoria: il passato è pieno di esempi, come l’Inter di Moratti, che tra la fine degli anni ‘90 ed i primissimi anni 2000, si ritrova sterile e povera di trofei da molti anni. Prima di Calciopoli, ossia estate del 2006 lo scudetto ai nerazzurri mancava dal 1988-1989 e si poteva fregiare solo da qualche Coppa Uefa (90-91, 93-94, 97-98), una supercoppa italiana (1989) e una coppa Italia (04-05). Troppo poco se analiziamo costi, tempo e qualità di giocatori messi a disposizione da Moratti in cosi tanto tempo.
Un’altro esempio è il Real Madrid “Galacticos” di Florentino Perez, che dal 2000 in poi ha investito molto di più di 1.000 milioni di euro, portando in bachecha solo 2 ligas (06-07, 07-08), una supercoppa di Spagna (08) e una coppa del Re (10-11). Spendendo solo nella stagione 2009-2010 una cifra folle di 254 milioni di Euro, con gli acquisti di: Cristiano Ronaldo, Kaka, Benzema, Xabi Alonso e compagnia bella. Un vero e proprio fallimento, prendendo in considerazione gli stessi parametri di valutazione che determinano un progetto vincente
L’altro caso più recente, è il Manchester City di Mansour che dal suo arrivo a Londra, ha spesso più di 1.000 milioni di euro, vincendo soltanto una FA Cup nel 2010-2011. Stagione in cui riportò un fallimento finanziario di 194.9 milioni £, la più grande nella storia del calcio inglese. Anche in questo caso troviamo una società che si basa nelle risorse economiche del suo presidente e non in un progetto a lungo termine. I risultati non cambiano, molti soldi e poche vittorie, grandi nomi ma trofei in bachecha pochi.
Casi opposti quelli di Barcelona e Manchester United, che non solo dipendono dalle risorse economiche dei loro presidenti, ma che da anni portano avanti progetti seri di lunga scadenza, ottenendo anche risultati ben diversi e a più lungo termine.
Noi invece a Roma siamo tutti esperti di calcio di progetti a tal punto che invece di tirare la carretta nella stessa direzione, troviamo chi spreca tempo ed energie inultilmente, cercando il pelo nell’uovo, o cercando il colpevole della situazione.
Cè chi tifa per una società, chi invece preferisce un’allenatore invece di un altro, chi tifa per un giocatore in particolare.
Complimenti, in questa maniera non arriveremo mai da nessuna parte.
Nel calcio di oggi cosi come nella vita bisogna portare avanti i propri progetti, al di la delle difficoltà che si possano trovare durante il percorso. Bisogna credere e puntare su quello che si fa. Altrimenti saremmo sempre li ad aspettare l’imprenditore di turno, sperando che possa vincere qualcosa basandosi soltanto nelle proprie risorse.
È ora che ognuno faccia il proprio dovere, cominciando da noi tifosi, perchè dopo è troppo semplice salire sul carro dei vincitori e dire… “te l’avevo detto io…”
Riccardo Lelli.
Photo Credits | Getty Images