A Roma le battaglie piace farle fra conterranei e con la stessa fede calcistica: succede che un noto quotidiano chiamato Il Romanista, il nome la dice lunga sul proprio colore, entri in rottura con la società della quale racconta le gesta ai suoi tifosi. Nel mezzo di questa disputa un principino, zona Montesacro, giovanotto di belle speranze al quale hanno messo gli occhi addosso le grandi del nord: Juve ed Inter.
E’ chiaro che chi segue da vicino le sorti del calciatore fa buon riso a cattivo gioco, per carità ognuno tira acqua al proprio mulino, il padre divenuto ormai procuratore con la consulenza di Zavaglia, cerca di chiudere nel migliore dei modi il contratto di una carriera ed attende risposta agli input lanciati alla Roma che con l’arte del temporeggiare cerca di studiare il piano da portare a conoscenza all’entourage di Aquilani.
Il Romanista tramite la mano del suo giornalista Piacentini, descrive fatti e riferisce di un colloquio fra il direttore tecnico Conti e lo stesso calciatore, con il buon Bruno che parla chiaro sul futuro del giallorosso.
Non si fa attendere la smentita di Conti a nome e per conto della società, che proclama la chiusura totale della società al Romanista senza ripensamenti.
La smentita non è stata data dal sito ufficiale della Roma ma tramite l’agenzia di notizie Adnkronos, una risposta dovuta ma la non curanza della forma nell’emanazione della risposta lascia molto perplessi.
La rottura fa un po il giro d’Italia, le radio romane ne fanno argomento all’ordine del giorno, è chiaro che ognuno si è fatto la propria personalissima idea sulla questione Aquilani ma quello che esce fuori è una sorta di astio che il quotidiano in questione ha da sempre avuto con la Roma dei Sensi.
Seguono articoli, pareri e dichiarazioni belligeranti, non ultimo quello che si apprende dall’editoriale del romanista a firma di Riccardo Luna, illustre giornalista che non ha gradito certe prese di posizione che hanno chiaramente etichettato il proprio quotidiano come un giornale alquanto destabilizzante.
Chi tira in ballo la democrazia, chi la costituzione, chi ripete che la fonte non solo è fondata ma per di più verificata, al di là di ogni querela e qualsivoglia azione legale, la cosa certa è che la Roma ha assunto una posizione nei confronti del Romanista, dispiace ma non può essere stato il singolo episodio, quando si chiude un varco, quando una strada si fa diventare da doppio senso a senso unico c’è dietro altro, la pericolosità della strada è talmente alta per il gran numero di incidenti che obbliga la messa in opera di un divieto grande quanto una casa.
Nell’ambiente romano si spera che tutto possa risolvere magari con un patto di non bellingeranza e che le attuali opposte fazioni possano magari riappacificarsi magari dopo le vittorie della Roma che senza dar peso a insulti e schiamazzi ha ripreso la sua corsa chissà se questa rottura non porti fortuna?se cosi fosse caro Romanista puoi restare a vita fuori da Trigoria.