“La Roma ha una storia importante, ha vinto tanto ed è sempre stata competitiva. E’ un onore per me potermi sedere su questa sedia che per i nostri tifosi è come un trono. Lo sciopero? Non va mai bene per me. L’accordo si può trovare, anche se ci sono diversi problemi. Bisogna fare in fretta ed evitare guai. Lo sciopero in America? Negli U.S.A. i tifosi non starebbero con i calciatori, perchè guadagnano troppo per loro. Dopo i passati scioperi è passato molto tempo prima che i tifosi tornassero ad appassionarsi alle proprie squadre. Questo tipo di scioperi può fare molti danni al mondo dello sport. Perchè ho scelto la Roma? Perchè Roma per me significa molto: il mio cognome è DiBenedetto, mio padre è nato in Italia. Ho sempre voluto fare affari in Italia, ma non ho mai potuto. Ho appena intravisto questa chance ho subito accettato: Roma e la Roma sono marchi di risonanza mondiale, appetibili per sponsor e investitori di tutto il mondo. La Roma è una Media Company: nei media oggi e nella tv in generale lo sport ha un ruolo predominante. Lo sport offre molte nuove possibilità commerciali, con il digitale e le nuove tecnologie. Si può interagire con i tifosi e dar loro una cultura, una tradizione per il loro club del cuore. Per noi è molto importante comunicare la cultura di una squadra, di una città, per produrre interesse da tutto il Mondo. La sicurezza negli stadi? Bisogna avere propri addetti alla sicurezza sul posto, per i vari problemi che potrebbero sorgere con i tifosi. Vorremmo le famiglie allo Stadio, che i genitori possano portare i loro figli alle partite: abbiamo istituito “il settore per la famiglia” ed ha avuto molto il successo nella partita contro lo Slovan, nonostante il brutto risultato. Sono qui per far crescere il calcio a Roma. Sarebbe bellissimo vedere tutte le società italiane in salute: se la Lega è in salute, di conseguenza lo siamo anche noi, perchè si valorizanno i diritti. In Italia c’è bisogno di stadi migliori, dovrebbero essere un ambiente accogliente: come quello della Juventus. Lavoreremo molto con le autorità competenti e il comitato olimpico per costruire lo stadio. Speriamo che in futuro ci sia la possibilità di costruire uno stadio interamente dedicato al calcio. Stiamo studiando dove costruirlo con partner italiani. Avere uno stadio di proprietà è importante. Con i giusti aiuti, si può costruire uno stadio tutto nostro. Chi vincerà la serie A? Diverse squadre possono farlo subito. Noi abbiamo una nuova squadra, un nuovo allenatore, stiamo ancora assemblando ogni dettaglio. Stiamo lavorando molto duramente tutti insieme, giorno dopo giorno. Sabatini lavora giorno e notte per portarci i migliori giocatori, per portarli a Luis Enrique: sono consapevolmente ottimista, vedi per la Roma un bellissimo futuro. Il tifo della Roma mi ha colpito. Sono stato qui in altre occasioni ma mai in veste di Presidente. Ho riconosciuto e sentito la responsabilità di questo ruolo, perché la gente guardava me come simbolo di questa squadra. Sono consapevole di questo ruolo e non lo sottovaluto, perché so che dal successo della squadra dipende la felicità dei tifosi. Faremo diventare la Roma la squadra di cui essere orgogliosi. Abbiamo scelto Luis Enrique come allenatore perché crediamo nella sua filosofia di gioco. E’ molto simile a quella del Barcellona, ma non uguale. Non solo per lo stile di gioco, ma anche per l’atteggiamente da tenere dentro e fuori dal campo. E’ fondamentale colpire i giovani locali, crescerli e guadagnare la fiducia dei loro genitori. Devono voler giocare nella Roma. Il concetto di squadra per noi è fondamentale, fa risultato: vince la squadra, non il singolo. Se tutti faticano insieme, non si può che vincere. Nulla sostituisce il duro lavoro, l’ho imparato in America. La collaborazione con i tifosi è fondamentale, riforniscono energia ai nostri giocatori. Un loro atteggiamento negativo può fare molto male alla squadra. Totti? Francesco è uno dei più grandi, se non il più grande giocatore italiano degli ultimi 50 anni. E’ sicuramente importante per la squadra, per il progetto e per l’allenatore. Chi decide però è quest’ultimo ed io lo appoggio al 100%. Speriamo che Daniele resti tutta la sua carriera a Roma, ma la decisione spetta a lui. E’ di Roma, è un gran calciatore, gioca in Nazionale, è necessario per noi, un valore aggiunto. Bojan e Lamela avranno un grande futuro, hanno capacità tecniche rare, che in pochi hanno. Saranno fondamentali per il successo della nostra squadra. Franco Baldini è un uomo di valore, molto intelligente e profondo. Ha una grandiosa visione delle potenzialità della Roma: ho un grande rispetto delle potenzialità di Baldini. La Roma del futuro per cosa lotterà? Stiamo lavorando ora sulla squadra, ci vuole calma prima che tutti si trovino bene, al meglio. Faremo dei progressi e diventeremo competitivi, io sono ottimista: vedo un grande futuro davanti a noi. Credo che l’eliminazione dall’Europa League possa potenzialmente anche essere un vantaggio per noi: i giocatori più anziani potranno recuperare di più e con più tempo, mentre l’allenatore avrà più tempo per preparare al meglio le partite. Ho parlato ai ragazzi dopo la sconfitta con lo Slovan e gli ho detto di continuare ad impegnarsi. Così si vincerà“.
Mr. Thomas Richard DiBenedetto, ovvero il Nostro Presidente, ai microfoni di Sky Sport.