Forse perchè non voleva che la sua creatura fosse fischiata o forse perchè voleva darle un’altro po di riposo in vista dello scontro con l’odiata Juve oppure perchè consapevole delle enormi difficoltà che attraversava la sua Roma ha mandato giù un temporale e fatto sospendere la gara dopo appena 5 minuti, pochissimi ma fondamentali perchè ha calcolato il quanto basta per far si che Mexes potrà prendere parte alla gara di sabato.
Il Presidente da lassù ha pensato un po a tutto, la sua Roma aveva bisogno di essere aiutata, di prepararsi al meglio, di recuperare gli acciaccati e il grande Franco non ci ha pensato due volte e dopo 32 anni viene rinviata una gara all’olimpico allora fu un Roma-Cesena nel 1976.
E’ strano, tutto molto strano, tre giorni vissuti fra ansie e paure, timide contestazioni e pesanti allarmismi, una gara che si presentava difficile non tanto per la caratura degli uomini di Mazzarri ma per come è arrivata la Roma a questo appuntamento, debole e vulnerabile, piccola e fragile, con giocatori cardine in pessime condizioni e con il Capitano ancora non guarito del tutto, i presupposti per un’altra serata di passione c’erano tutti, i tifosi che hanno fischiato la squadra ed esposto uno striscione eloquente, pieno di rabbia accumulata oramai da parecchio tempo.
Da lassù ha visto tutto, ha giustificato i tifosi ma anche Lui ha avuto paura della sua Roma, paura di vederla perdere e questa sarebbe stata letale un po per tutti, per Luciano Spalletti in primis, l’ultimo allenatore da Lui scelto, quello della ricostruzione dopo l’anno dei 4 tecnici, non voleva che finisse tutto cosi, con critiche e contestazioni ma vuole che la squadra riparta e dimostri il suo reale valore quello che fin quando è stato in vita ha avuto il piacere di apprezzare ed elogiare, la vuole di nuovo cosi magari già da sabato.
Quella di sabato non è una gara normale, è Juve-Roma, la sfida degli anni ottanta, sempre piena di polemiche ma affascinante sempre e comunque, per quell’appuntamento rivuole la sua Roma quella bella, capace di vincere in veri tempii del calcio senza aiuti ma con sacrificio ma questa volta per la sua Roma l’impresa è ardua ed un aiuto ci starebbe tutto e chissà se il buon Franco anzichè farne una questione meteoreologica non ne faccia una questione di centimetri.