Mister Luciano Spalletti nella consueta conferenza stampa pre-gara dell’attesissimo big-match contro l’Inter di domani sera ore 20.30 allo Stadio Olimpico.
Può essere la gara della svolta?
"Lo speriamo tutti. Soprattutto in un ambiente come il nostro, dare una risposta pratica sul campo vorrebbe dire molto. Ho visto che c’è già molta partecipazione, per noi sarebbe fondamentale".
Mourinho in conferenza stampa ha detto che l’Inter può vincere a Roma lei cosa ne pensa?
"E’ corretto, ci sono tre punti in palio e qualsiasi risultato è possibile, ma anche noi vogliamo vincere".
Totti giocherà dall’inizio oppure entrerà a partita in corso?
"L’ho visto migliorato, ben intenzionato e vorrà dare il suo contributo, ma non ho ancora deciso la formazione".
Quali sono le condizioni di Juan e Aquilani?
"Stanno bene, sulla carta sono entrambi a disposizione".
In questo momento cosa ha l‘Inter più della Roma?
"Nulla, non ci manca niente per battere l’Inter, abbiamo sviluppato il nostro gioco anche se abbiamo pochi punti in classifica".
Quanto possono influire tutte queste piccole polemiche e critiche dell’ultimo periodo?
"Accettare il dissenso a volte ti aiuta a mettere a posto delle cose, noi sappiamo qual è la nostra forza e di conseguenza vogliamo tornare sui nostri livelli".
Mexes ha capito l’errore di Siena?
"Mexes è un ragazzo che sa rendersi conto dei suoi errori, ed ha capito di aver sbagliato".
Domani coppia Juan- Loria?
"Loria è un giocatore che abbiamo preso perché conosciamo il suo valore. Juan è il capitano della nazionale brasiliana. L’unco problema è che non hanno giocato spesso insieme, ma si conoscono perché si allenano insieme già da due mesi".
Cos’ è cambiato nell’Inter di Mourinho?
"Secondo me è cambiato poco, anche la squadra di Mancini aveva personalità e carattere, forse il tecnico portoghese sta più attento all’equilibrio di squadra, mentre Mancini si affidava di più alle singole individualità".
Per Loria sarà difficile sfidare Adriano e Ibrahimovic?
"Se lui è arrivato alla Roma, è perché ha delle qualità, e ora è il momento di dimostrarlo facendo le cose con semplicità".
Quanti minuti ha Totti nelle gambe?
"Queste sono valutazioni complessive sulla tenuta atletica della squadra, Francesco è fondamentale per l’estro e la fantasia che può dare alla squadra aldilà della sua condizione attuale".
La trasferta di Londra può influire sulla partita di domani?
"Siamo indietro in classifica e dobbiamo prima vincere con l’Inter per risalire la classifica".
Questa partita con L’inter può restituire sicurezza alla squadra?
"Vincendo queste partite si acquisisce quella tranquillità che ci permette di esprimere al meglio le nostre caratteristiche".
C’è qualche direttiva particolare per il ritiro?
"Dall’altra volta si viene sempre in ritiro quando si gioca in casa".
Influiranno le scelte di Mourinho sulle sue decisioni?
"Bisogna fare attenzione alle varie fasi di sviluppo del gioco. Squadra corta sempre indipendentemente dal modulo nerazzurro".
Che gara dovrà fare la Roma?
"Dovremo fare attenzioni a tutte le fasi di sviluppo della partita. La squadra dovrà essere corta, se qualche volta dovrà allungarsi che non avvenga mai tra reparto difensivo e centrocampo".
La soluzione con Perrotta decentrato che si scambiava il ruolo con Aquilani è riproponibile?
"Va sempre considerata la condizione fisica, e spesso questo influisce sulle decisioni prese. Comunque è una soluzione che si può prendere in considerazione".
Valuterà anche l’entusiasmo che Totti può dare all’ambiente?
"A me interessa solo quello che può dare in pratica alla squadra indipendentemente da queste considerazioni".
Aquilani in nazionale ha dimostrato di essere un leader?
"Oltre ai gol, con il Montenegro ha messo quella determinazione e quella rabbia che deve ricercare sempre nel suo modo di interpretare il calcio".
Quanto tempo occorre ai nuovi per inserirsi?
"I risultati della squadra influiscono sempre sull’inserimento dei nuovi innesti e Riise come gli altri vanno lasciati tranquilli perché loro stessi sapranno rendersi conto di quello che devono fare per migliorare".
A parte il conto in banca cosa invidia a Mourinho?
"Assolutamente niente, le sue squadre sono sempre compatte e le sue formazioni giocano sempre un calcio moderno combinando estro e qualità con forza fisica. Le sue squadre hanno sempre personalità da vendere. Ritiene di non essere un pirla, ma a Roma non ci piace facce cojona".
Le piace l’Inter di Mourinho?
"Sì, è una squadra tosta, gioca un calcio abbastanza moderno. I calciatori sanno abbinare estro, qualità, forza e quantità".
Cosa ne pensa della prestazione di Vucinic in nazionale?
"La nazionale ti da sempre qualche stimolo in più, ma ha riproposto quello che fa sempre anche nella Roma e da lui mi aspetto molto".