Cambia l’allenatore, ma non il leader della difesa. La Roma e la sua difesa si lasceranno guidare ancora da Nicolas Burdisso: Montella anche, dopo Ranieri, ha individuato in lui la colonna portante della difesa Giallorossa. Le motivazioni sarebbe le solite: gran carattere, l’unico ad urlare, sprona i compagni e li tranquillizza in caso di errore, è sempre pronto ed è un professionista esemplare, è umile come nessun altro e per rendimento va sempre sopra il sei. Montella si è detto molto contento del suo pacchetto difensivo in toto (a parte qualche distrazione e i gialli inutili…), ma ne ha affidato le chiavi a Nicolas, che anche oggi avrà il compito di coordinare le azioni difensive, sebbene partirà dalla fascia, ovvero in un ruolo non suo. Burdisso avrà, tra gli altri, il compito di tranquillizzare e di assistere Mexès, che sta vivendo molto male l’espulsione rimediata in Champions, che secondo lui è in buona parte causa della sconfitta di Donetsk. El Bandido si è preso la responsabilità, come ha sempre fatto, ed ha rassicurato il suo mister: “si fidi di me, mister“.