Forza-Roma.com | Oggi abbiamo ricevuto una e-mail da un tifoso giallorosso, che vuole fare il punto sulla situazione attuale della Roma, partendo dalle scelte societarie, più che concentrarsi sulle ultime partite della squadra…
“Vi scrivo in quanto sembra che in questa città esistano delle ferree regole non scritte su varie situazioni, in questo caso vorrei sottoporre alla vostra sapiente attenzione uno in particolare che riguarda la squadra per cui tifo.
La Roma quest’anno sta andando piuttosto male, il pareggio con il Brescia ha dato un segnale forte su quanto la squadra é in grado di non fare. Gli esperti di calcio delle “radio grezze romane” vorrebbero la testa di questo o di quello, in particolare di Ranieri oppure vorrebbero che Totti, il nostro Capitano ultratrentenne, giochi sempre e comunque. Questi sono i temi più ricorrenti.
Nessuno però sembra voler affrontare il vero tema che rode questa squadra: é una squadra di calciatori vecchi (da un punto di vista atletico) e spompati.
La Roma macina il proprio gioco attuando un possesso palla che farebbe venire il “latte ai c…….i” a qualunque spettatore anche il più facinoroso, poi se la squadra avversaria é di rango ed attacca la Roma possiede almeno tre calciatori in grado di far male: Vucinic, Menez e Borriello. Ma se la squadra non é di rango e si difende correndo come assatanati, vedi Brescia, o é astuta tatticamente, vedi Napoli (tutti dietro la linea della palla) la Roma annaspa.
Con il Napoli ho assistito ad una vera e propria agonia della squadra: Juan avanzava, lento, palla al piede, la passava a DDR, questo l’allargava a Riise, che la smistava a Vucinic e questo povero disgraziato si trovava di fronte 4/5 difensori/centrocampisti napoletani, oppure dalla parte di Menez, stessa storia.
Ranieri, come direbbe qualche solone del calcio, non ha saputo leggere la partita e il solito errore della difesa ha dato il rigore prima e il goal di Cavani su cross in area di Cannavaro poi, che tristezza.
Nessuno, ripeto nessuno assegna a Cesare ciò che é di Cesare, cioé la Sensi ha costruito una squadra di anziani spedendo via i giovani (Cerci, Baptista, Guberti e Okaka) e ci siamo tenuti Pizzarro, Taddei, Totti, Perrotta e altri, ha acquistato Simplicio un 32enne e Adriano un “non atleta”. Gente che ha già dato molto al calcio.
Arriviamo al punto dolente della questione: la Sensi come AD della Roma riceve un ricco megastipendio annuo, contrariamente agli altri AD o presidenti che svolgono la loro professione, nell’ambito del calcio, solo per autentica passione. Questo é già un punto a suo sfavore, lei pretende di gestire una squadra autosufficiente da un punto di vista finanziario, poi preleva dalle esauste casse della Roma un “botto” di denaro l’anno per le proprie ricche prebende. Continua la propria nefasta opera facendo firmare a Totti un megacontratto per quattro anni, lui che di anni, al momento della firma, ne aveva 33.
La Sensi ha voluto strutturare la squadra in modo che sia autosufficiente, ma per gareggiare a questi livelli ci vuole ben altra capacità manageriale acquistando giovani, spesando i vecchi che hanno ricevuto abbondantemente e affidando il proprio marchio a gente in grado di far lievitare il business e non affidandosi a qualche raro punto vendita e a una marea di camioncini che vendono magliette. Ecco quindi i motivi per cui la Roma sta annaspando: politica basata non sui giovani, ma sui vecchi, soldi che non ci sono. Il vero torto di Ranieri é quello di essere troppo aziendale ed invece di mettere in campo gente non idonea atleticamente dovrebbe avere il coraggio, come fa l’Arsenal, di pescare tra i giovani.”