Rassegna Stampa | CorSport | Dopo le indiscrezioni su un interessamento della Roma per Sculli, qualcosa si sta muovendo. Alessando Moggi, procuratore del calciatore, non ha voluto confermare nè smentire, come da tradizione di famiglia…
Non confermo, ma non smentisco », dunque qualcosa c’è. Perché a rispondere in questo modo, ieri, è stato Alessandro Moggi, procuratore di Giuseppe Sculli, quando gli è stato chiesto quale verità ci fosse dietro al possibile trasferimento dell’esterno genoano alla Roma nel prossimo mercato di gennaio. Del resto già l’estate scorsa, il nome di Sculli per un certo periodo era circolato come possibile nuovo giallorosso. Ora la situazione si potrebbe ripetere anche se il giocatore stavolta si augura che l’esito sia diverso.
SCULLI -L’esterno ha voglia di Roma. A Genova c’è chi dice che nello spogliatoio genoano abbia già anticipato il suo possibile trasferimento in giallorosso. Sculli, peraltro, dopo l’esonero di Gasperini, si sente meno parte del progetto che Preziosi ha affidato al tecnico Ballardini. Complice un infortunio, nelle ultime settimane ha fatto sempre da spettatore, sa che alla sua età, ventinove anni, non è che possano passare molti treni per approdare a un club di prima fascia. Sa che alla Roma ha diversi estimatori (a partire da Ranieri) e praticamente ha già detto sì al trasferimento a Trigoria. Tra le due società c’è stato già un contatto a proposito, concluso con un appuntamento fissato subito dopo le feste per vedere se sarà possibile trovare la formula giusta per chiudere la trattativa.
LA ROMA – Che la società giallorossa cerchi un esterno non è certo un mistero per nessuno. In questo senso c’è da dire che la prima scelta, da mesi, è rappresentata da Valon Behrami con cui c’è un accordo dal mese di luglio scorso, accordo che però è sempre stato frenato dal West Ham che intende monetizzare subito la cessione del giocatore, gradendo poco, anzi niente, la formula del prestito con una cifra prestabilita per ilriscatto del cartellino. Ecco perché è rinata la possibilità Sculli. Un affare che la Roma, per motivi economici, può pensare di portare a termine solo a due condizioni: 1) che da Trigoria partano non meno di quattro-cinque giocatori di cui almeno due con un ingaggio pesante in modo da dare una certa ridimensionata al monte ingaggi complessivo; 2) che la trattativa con il Genoa si perfezioni con la formula di uno scambio di prestiti. Un nome che potrebbe fare a questo caso, è quello di Julio Baptista (ma attenzione anche a quello di Julio Sergio). Ma c’è da dire che sull’attaccante brasiliano si sta attivando più di un canale estero. In Spagna è stato richiesto dal Malaga che, secondo alcune fonti spagnole, sarebbe disposto a pagare circa tre milioni per il cartellino. In Inghilterra ci sono due-tre club che sarebbero pronti a ingaggiarlo, dal preferito Tottenham all’Aston Villa per finire al West Bromwich Albion.
LA BANCA – Tutti i discorsi e i propositi di mercato della Roma, però, devono fare i conti con la supervisione di Unicredit che, di fatto, è la proprietaria del club giallorosso almeno fino a quando non si materializzerà un nuovo proprietario (non prima di febbraio, quindi a mercato concluso). E Unicredit a Trigoria ha spedito un messaggio chiaro, forte e non trattabile: bisogna ridurre il monte ingaggi per lo stretto presente, ma soprattutto in funzione di chi prenderà la Roma (sarebbe una richiesta arrivata direttamente da un soggetto che vuole la società giallorossa). E allora qualsiasi discorso per un nuovo arrivo, deve passare inevitabilmente per una scrematura, neppure piccola, dell’attuale rosa. Cioè dovranno partire quattro- cinque giocatori, ovviamente con i relativi ingaggi, per poter pensare di presentare un nuovo arrivo. Rosi, Okaka, Antunes e Loria non dovrebbero essere un problema, ma quello che conterà sarà la partenza di almeno due (ingaggi) tra Baptista, Doni e Cicinho. Altrimenti, niente esterno.