Rassegna Stampa – Corsport (Francesco Totti) – Le ultime due giornate di campionato ci avevano offerto due grandi opportunità per poter arrivare alle posizione di vertice della classifica, ma per motivi diversi siamo riusciti a portar via solo un punto dalle due trasferte. Contro il Palermo non abbiamo giocato una gara all’altezza delle nostre possibilità, abbiamo affrontato una squadra ben organizzata che ci ha puniti nel secondo tempo, mentre quella con il Chievo è stata una partita strana, soprattutto per le condizioni del terreno di gioco, che ci ha penalizzato perchè in questi casi la squadra più tecnica è quella che subìsce più danni. Un campo totalmente impraticabile, sul quale si sono disputate nell’arco di dieci giorni una partita di rugby e tre di calcio. Un campo pieno di insidie, che rappresentava un pericolo per i giocatori in campo. Ci siamo trovati in vantaggio di due gol, ma non siamo riusciti a gestire questo vantaggio nella ripresa. Un’eventuale vittoria avrebbe permesso di fare un bel salto in avanti in classifica. Certo, diventa difficile da spiegare come sul 2-0 si può essere rimontati ma le motivazioni possono essere tante. Il pareggio è arrivato a causa di episodi negativi e soprattutto per le condiziini del campo, che ci ha impedito di gestire la partita con il possesso palla durante il secondo tempo.
Oggi ci attende una trasferta insidiosa in Romania, dove si decide la qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Superare il turno significherebbe centrare un obiettivo prefissato all’inizio della stagione e poi potremmo concentrarci fino a febbraio solo sulle prossime giornate di campionato.
Domenica non si sa se si giocherà, però vorrei precisare che a mio avviso non si tratta di uno sciopero, ma semplicemente di una sospensione del campionato e la giornata non disputata verrebbe recuperata a gennaio. Credo che se si arriva a questo sia una sconfitta di tutte le componenti del calcio. Pensavo che già da tempo l’accordo in linea di massima fosse stato raggiunto. Speriamo che con l’ultimo tentativo di soluzione di oggi torni tutto a posto, ma se si arrivasse alla sospensione del campionato credo che sarebbe opportuno riflettere tutti e fare chiarezza una volta per tutte sulle problematiche inerenti al contratto. Questa sospensione eventualmente sarebbe a favore di tutta la categoria e non solo dei calciatori più rappresentativi perchè comunque il sindacato dei calciatori professionisti è unico e deve essere uguale per tutti, soprattutto in termini di tutela. In questi anni l’Aic ci ha rappresentato è la nostra associazione sindacale e io mi atterrò alle decisioni che verranno prese dall’associazione stessa. In questo momento noi calciatori dobbiamo essere più uniti che mai per difendere i diritti dei nostri colleghi che militano nelle categorie inferiori.
Bisogna dare un segnale diverso al nostro calcio, soprattutto sotto due aspetti. Il primo riguarda la massima attenzione alle strutture dove si giocano le partite, mentre oggi abbiamo stadi e terreni di gioco che spesso, come a Verona, sono inadeguati allo svolgimento dello spettacolo. Il secondo riguarda lo sviluppo dei vivai, dei settori giovanili, nei quali qualche anno fa le società ponevano una giusta attenzione e i risultati si vedevano anche a livello di Nazionali giovanili. Le nomination del Pallone d’oro di quest’anno di Messi, Iniesta e Xavi, che provengono dal settore giovanile del Barcellona, credo stiano a testimoniare un ulteriore successo per una squadra stellare e storica allenata dall’amico Guardiola, che per un anno è stato mio compagno di squadra, cresciuto anche lui nello stesso club. Mi auguro che tutte le squadre italiane rimaste vadano avanti nelle coppe internazionali, per poter regalare ancora ai massimi livelli ai tifosi lo spettacolo della Champions League.