Rassegna Stampa – Corsport – Una buona e due orrende. Così la Roma non farà molta strada. Rischia di far ne pochissima anche in Europa, perchè prendere tre gol dal Basilea, l’ultima del girone, non solo è un’umiliazione pesantissima, ma anche un danno che può rivelarsi irreparabile. Buona la Roma vista col Genoa, tre giorni dopo un disastro vero. Fer ma, senza gambe e senza voglia, o, forse, peggio ancora, senza energie. E’ stata a lun go in balia degli svizzeri che, se non altro, hanno avuto il merito di imporre il ritmo, un miglior possesso palla e, al momento giusto, di piazzare la stoccata. La difesa del la Roma è stata raccapricciante, con gli esterni sempre in ritardo, in perenne affanno Mexes e Burdisso, soverchiati da Streller che non è Pelè, ma ha solo il vantaggio di molti centimetri in più. Da una parte, in somma, una squadra piena di energie e di volontà, tosta, mai remissiva, e dall’altra una Roma pigra, lenta, stanca, esangue, co me se venisse da una maratona finita un’ora prima.
Il Basilea ha trovato il gol senza problemi, dopo appena 11 minuti, ma la Roma ha avuto anche la possibilità di raddrizzare la situazione, perchè dieci minuti dopo, Totti con un’invenzione geniale ha messo Bor riello davanti alla porta e il pari è arrivato quasi a sorpresa. Solo che la partita non è cambiata e alla fine del tempo, su un erro re imperdonabile di Perrotta, Inkoom, il suo dirimpettaio di fascia, ha segnato il rad doppio. Nella ripresa, dopo una vampata anche sfortunata e un palo di Taddei, la Ro ma ha concesso nel finale anche il terzo gol, che suona come uno schiaffo.
Che cosa ha questa Roma? Sembra sgonfia, senza energie, troppo statica, come se non ce la facesse più, anche se siamo solo ad ottobre. Preparazione sbagliata? Problema di testa? Certo una Roma così brutta non si era vista nemmeno in questo avvio disastroso. Ha snobbato gli svizzeri? Sarebbe strano, perchè in questo momento non può snobbare nemmeno se stessa. Totti e Borriello sono stati, alla fine, gli unici passabili, con Taddei, che almeno ha corso e lottato sulla fascia sino alla fine. Inguarda bili tutti gli altri e forse è arrivato il mo mento che Ranieri ci spieghi perchè. Una buona e due orrende, così non va, non è ac cettabile. Non è da Roma, non è da squadra normale. E quando pensi che sia ormai fuo ri dal tunnel, che sia in crescita, zac si rituf fa nel buio. E anche l’Europa diventa, a questo punto, un incubo.
Il Basilea ha fatto subito un figurone. Anche due gol, in verità, nel primo tempo. Ha tenuto palla più della Roma, ha giocato co me si dovrebbe sempre in Europa, senza pause e con più voglia. La Roma, la stessa di sabato contro il Genoa, è sembrata in preda ad un torpore malefico: giocatori fer mi, poco ispirati, tragicamente comici in di fesa, sino ad ingigantire le virtù non pro prio straordinarie di Frei e dello spilungo ne Streller. Quest’ultimo le ha prese tutte di testa, facendo penare Mexes e Burdisso. Proprio lui all’11’ ha fatto sponda per Frei: colpo di testa all’indietro per il compagno a rimorchio, Frei ha lasciato sul posto Brighi, ha anticipato la chiusura disperata di Bur disso ed ha infilato con un diagonale Lo bont.
La Roma ha reagito poco, solo a strappi. Pizarro ha cercato di mettere ordine tra compagni storditi, Perrotta ha sbagliato tutto e corso molto meno del solito, il cen trocampo si è fatto mettere sotto, Totti ha indovinato qualche assist per Borriello e in definitiva la Roma ha provato a riequilibrare la partita colpendo in contropiede. Un assist geniale di Totti ha messo Borriello davanti alla porta: il capitano, defilato sul la fascia, ha tagliato tutto il campo con un lancio di prima per Borriello, che si è but tato a pesce, sorprendendo i due centrali svizzeri e battendo Costanzo in uscita.
Partita rimessa a posto? Neanche per so gno. La Roma ha continuato a giochicchia re, come se non ne avesse voglia, o peggio, non avesse energie. Totti ha sfiorato il van taggio, il Basilea invece l’ha ottenuto allo scadere del tempo. Dormita indecente di Perrotta, al quale Inkoom ha preso campo e tempo: una volta in area, ha ricevuto un pallone d’oro che ha piazzato ancora alle spalle di un Lobont frastornato.
Roma un po’ più aggressiva nella ripresa, al 12’ Taddei ha colpito il palo con un dia gonale che avrebbe meritato più fortuna. Lungo e confuso assedio romanista, molte mischie, bravi gli svizzeri nel proteggere il vantaggio con gli artigli. Al 33’ Brighi ha incornato male da due passi un bel cross di Baptista. Allo scadere Costanzo ha deviato in angolo una punizione dal limite di Totti. E nel recupero anche lo sberleffo del terzo gol: Cabral, appena entrato, ha saltato come birilli i romanisti stremati ed ha anticipato Lobont in uscita. Per la Roma un’eurofiguraccia.