Finalmente Roma! Nessuno, anche il più ottimista, si sarebbe aspettato una partita di questo tipo e soprattutto un risultato del genere. L’inizio sconsiderato dei giallorossi nelle prime giornate di campionato con squadre di medio-bassa classifica e un gioco che stentava a decollare, avevano messo seri dubbi sulla possibilità che la squadra potesse riuscire nell’impresa di battere la più forte del campionato, in una partita rivelatasi poi assolutamente equilibrata, gestita in maniera molto positiva dai nostri, determinati a portare a casa una vittoria, non accontentandosi del pareggio. Ormai siamo abituati da anni a questa storia, sempre la stessa storia: grande fatica e pochi punti con le piccole e partite molto migliori con squadre di grosso calibro. Questo a mio parere dimostra come si trattasse e continui a trattarsi di un problema psicologico, che ti porta ad affrontare avversarie come l’Inter in modo più attento, preciso e ordinato, pensando invece di poter avere la meglio facilmente su squadre decisamente inferiori. Le avvisaglie di una buona Roma erano evidenti già a Brescia, ma di quella partita meglio non parlare. Squadra attenta quella vista ieri sera all’Olimpico, pronta a tamponare le iniziative neroazzurre e a concedere meno possibilità possibili ad una squadra che può e sa farti male in ogni momento. Primo tempo leggermente sottotono con poche azioni di stampo giallorosso e un buon inizio della corazzata milanese. La Roma nonostante l’attenzione in difesa con un ritrovato Juan, autore secondo me di una partita monumentale, è risultata poco incisiva in attacco: i giocatori devono ancora capire come si gioca con un centravanti come Borriello, del quale sono e siamo sempre stati sprovvisti e le difficoltà si sono viste. Il secondo tempo è iniziato invece con una marcia in più da parte della squadra padrona di casa, Menez è in grande forma, salta sempre l’uomo ed ha una freschezza atletica superiore ai suoi compagni: speriamo continui così. Due parole vanno necessariamente spese per Riise; ricomincia da dove aveva concluso, nemmeno una commozione celebrale gli impedisce di giocare per 90 minuti in maniera davvero ottima. Sebbene più volte vicino al gol, la Roma non riesce a concretizzare le occasioni, anche c’è da dirlo, per la buonissima partita di Cordoba, una riserva che nonostante l’età rende ancora come ai vecchi tempi. A questo punto Ranieri decide di sostituire Totti con Vucinic, mentre Benitez toglie uno spento Milito per un più energico Muntari. Questa volta, alle carte, la spunta il tecnico testaccino, infatti al 92, su cross di DDR Vucinic si inserisce nella difesa interista anticipando i due difensori e mettendo la palla all’angolino dove Julio Cesar non può arrivare. L’Olimpico si infiamma, finalmente tutti esultano dimenticandosi per un istante le divisioni guelfe e ghibelline che si erano create nei giorni precedenti. Tutti uniti in un solo grido “siamo pronti a ricominciare, tutto il modo dovrà tremare”. E’ questa la Roma che mi piace,squadra determinata e attenta, tifosi unici e uniti per un’unica causa.FORZA RAGAZZI!