Pallotta sta lavorando per poter partecipare all’esordio in Champions League della squadra di Di Francesco. D’altronde, la sfida contro il Real Madrid, campione in carica, sarebbe di quelle da non perdere, tanto pi๠che il 19 settembre si giocherà nella cornice straordinaria del Santiago Bernabeu.
Ovviamente, occorrerà lavorare sull’agenda presidenziale, al solito fitta d’impegni, per organizzare il blitz. [..] Oltre alla Roma, perà², Pallotta tiene d’occhio anche la questione legata al nuovo stadio, che dopo l’inchiesta della magistratura sta subendo rallentamenti. In particolare, dopo le intercettazioni, gli studi sui flussi di traffico sono da completare nuovamente.Una cosa é certa: sul futuro del club la questione dell’impianto di proprietà é senz’altro decisiva, anche se per il momento la permanenza stabile in Champions sta assicurando ai colori giallorossi solidità e visibilità . Per questo un viaggio a Madrid varrebbe la pena.
Ik desiderio di esserci da parte di Pallotta c’é tutto, anche se la straordinaria cavalcata europea si é conclusa con la grande rabbia per l’arbitraggio di Roma-Liverpool, che gli é costata tre mesi di squalifica e 19 mila euro di multa. Adesso si é voltato pagina e, al netto delle considerazioni economico-finanziarie – che nella conduzione del club giocano un ruolo essenziale – il presidente é convinto che non ci siano rimpianti da metabolizzare per chi é andato via. “Sulla carta questa Roma é la pi๠forte della mia gestione – ha detto il primo agosto scorso –. Certamente siamo migliorati con gente come Pastore, Marcano, Kluivert, Cristante, tutti ottimi giocatori. In pi๠Schick é tornato, Karsdorp é tornato, senza contare che Pellegrini e Under sono cresciutiâ€.
Fonte: Gazzetta dello Sport (M. Cecchini)