James Pallotta in conferenza stampa.
Pallotta: “Sono qui perché possiate fare tutte le domande che vorrete. Sono stanco di alcuni vostri articoli che ho letto, un po’ fantasiosi circa i metodi e circa l’allenatore, quindi sono aperto alle vostre domande aperte sulla Roma. Buon giorno a tutti”.
E’ tempo di calciomercato. Che estate sarà?
“Ci stiamo lavorando, non diremo cosa faremo e in che modo, ma sappiamo che probabilmente un paio di giocatori andranno via, sappiamo cosa fare, che abbiamo bisogno di 3-4 innesti per migliorare alcuni ruoli, l’anno scorso abbiamo sofferto l’assenza di Castàn e Strootman, estremamente forti per noi. Siamo al lavoro”
Dopo i 17 punti di distacco dalla Juventus, la Roma potrà colmare questo gap l’anno prossimo? Fiducioso per Nainggolan?
“Per Nainggolan stiamo lavorando ogni giorno per tenerlo, noi vogliamo che resti e lui vuole rimanere. Stiamo facendo il possibile. Sulla Juventus, abbiamo avuto una seconda parte di stagione particolarmente difficile, tra infortuni e allenamento. Abbiamo pareggiato 13 volte, se fossimo stati più in forma fisicamente credo saremmo stati più forti. Il distacco con la Juventus non è così grande, ma loro hanno fatto una grande stagione. Grande stagione la loro, anche per la Serie A”.
Più difficile vincere lo Scudetto o fare lo stadio?
“Buona domanda. Per lo stadio, mi rifaccio a ieri: tutto procede per il meglio, vorremmo iniziare al più presto i lavori. Sullo Scudetto: se avremo giocatori in forma, se riusciremo a prendere i giocatori che stiamo seguendo, con le nostre novità penso che sarà possibile. Lo scorso anno siamo stati in corsa fino a metà stagione. Voglio sia lo stadio che lo Scudetto“.
Quale reparto va rinforzato di più?
“Penso che il nostro centrocampo in buona forma fisica è uno dei migliori d’Europa. In difesa, l’assenza di Castàn è stato un fattore negativo, avrebbe aiutato tutti Leandro, anche Manolas che con lui avrebbe giocato addirittura meglio. Fantastica la notizia dell’idoneità. Dobbiamo segnare di più, per questo sarà importante il discorso centravanti. L’anno scorso abbiamo segnato tanto, guardate contro il CSKA o contro la Juventus al ritorno quando in 10 abbiamo tenuto testa. Un problema fisico c’è stato, non do la colpa a nessuno, ma ci sono già grandi cambiamenti in atto. In definitiva, dobbiamo segnare di più“.
In NBA c’è il luxury tax. Nel calcio è più complicate, squadre messe peggio della Roma spendono quanto vogliono. Cosa pensa del fpf?
“Sto cercando di capire anche io come funziona questo fpf. In Svizzera abbiamo presenziato all’incontro con l’UEFA. Penso che la Roma sia un esempio da seguire, abbiamo annullato grossi debiti, sotto gli occhi di tutti, ora abbiamo anche un leggero avanzo, ma ora non dite che abbiamo tanti soldi e non li vogliamo spendere sul mercato. Io mi faccio delle domande, vedo gli altri e mi chiedo come funzioni questo fpf. Quindi la penso come lei“.
La Roma è su un centravanti. E’ presto per uno come Dzeko o Higuain, campioni che guadagnano tanto?
“No. Non è un problema“.
Ieri c’è stato questo incontro con Rudi Garcia, lei disse che sarebbe stato il Ferguson. E’ ancora convinto di questa tesi? Cosa vuol dire?
“Ieri ho incontrato Garcia, prima delle sue meritate vacanze. Abbiamo avuto uno scambio di opinioni, abbiamo ricapitolato la stagione passata e siamo assolutamente sulla stessa linea. Vanno attuati alcuni cambiamenti, alcuni già in atto, dal punto di vista organizzativo. Ferguson? Vorrei che Rudi avesse la stessa carriera con noi. Una volta aperto lo stadio vorrebbe il prolungamento. Mai parlato con altri allenatori. Credo che nessun allenatore abbia vinto quanto lui i primi due anni a Roma. Ha detto che abbiamo imparato molto dalla Champions League di quest’anno, spero resti con noi per molti anni, sa che lo vogliamo e lui vuole rimanere. Sa che lo stiamo aiutando molto sugli allenamenti e sulla preparazione, cosicché lui pensi alle partite e le prepari come meglio può. Noi lavoriamo di squadra, lavoriamo così e vorrei lo capiste. Sono presidente da 3 anni, i primi 6 mesi e mezzo li ho passati ad analizzare. Non ci sono lotte di potere nella Roma, lavoriamo come una squadra“.
Che idea si è fatto dell’operazione fatta intorno al Milan? Il 48% di quasi 500 milioni di euro. Qual è il suo punto di vista?
“Chiunque arrivi a rinforzare la Serie A porta qualcosa di positivo. Noi ci concentriamo maggiormente sul campo e sull’aspetto finanziario, che per ora ha il primo posto. E’ una cosa positiva avere squadre forti in Italia. Non so come sia andata questa operazione, so che non è chiusa, ma ci dà maggior flessibilità. Noi abbiamo un maggior valore, siamo diversi dal Milan, e non dite che lo dico per venderlo, abbiamo Roma che per me è la miglior città del mondo. Sulle parole di Agnelli, non so come sono andate le cose, lì stanno facendo bene e dobbiamo accettarlo“.
Come mai la Roma è senza main sponsor da 715 giorni? Perché ha firmato con Nike alla metà di quanto guadagnava con Kappa e come pensa di colmare il gap con la Juventus che fattura molto di più.
“Sullo sponsor, abbiamo diversi marchi interessati. E’ stato importante tornare in Champions. E’ stato fatto un errore sulla maglia, cercavamo uno sponsor che fosse sulla maglia e per lo stadio. Abbinare maglia e stadio è stato un errore. La domanda sulla Nike è spettacolare. Abbiamo siglato un accordo che ci garantirà notevoli introiti nel tempo. Non siamo contentissimi della produzione della Nike nel breve termine. Ci hanno scritto molti che non riescono a prendere kit. La Nike deve darsi una mossa, sostanzialmente, abbiamo grosse richieste a livello mondiale e sta a loro aumentare i nostri ricavi vendendo più magliette. Non saranno contenti di sentire questo, ma loro devono darsi una mossa. Stanno producendo maglie spettacolari, ma bisogna venderle di più. Nei prossimi mesi attueremo iniziative di merchandising e media che porteranno grosse entrate. Quando lo stadio sarà completato, avremo un fatturato superiore a quello di qualsiasi altro club italiano, tra eventi che ospiterà l’impianto e altro.
Due cose: si è parlato di allenatore e direttore sportivo. Ha appunti da fare sui giocatori? L’hanno contestata per la prima volta dopo la sua scelta di non fare ricorso dopo la squalifica per gli striscioni. Cosa si può fare per il razzismo?
“Per quanto riguarda i giocatori, il paragone fra le due stagioni…bisogna capire che l’infortunio di alcuni giocatori non ha aiutato, se poi i giocatori i giocatori non sono in forma non è colpa loro, ma nostra, che dobbiamo migliorare l’allenamento collettivo. La sconfitta contro il Bayern ha avuto ripercussioni negative, dissi allora che sono cose che capitano, possono succedere, non necessariamente il risultato riflette i vari in campo, ma le ripercussioni possono esserci e per un po’ è successo. Nel finale di stagione Rudi è stato bravo, abbiamo reagito alla grande, il Derby è stata una delle partite migliori di questi due anni, dopo il gol hanno segnato e potevamo fermarci, mentre abbiamo vinto e questa vittoria è un motivo di grande fiducia per il futuro. Non sono contro la Curva Sud, sono stufo di sentire questa cosa: la Curva è una forza incredibile e quando nel nuovo stadio saranno ancora più vicini saranno ancora decisivi. Purtroppo c’è questa piccolissima parte che crea dei problemi, ma non riguarda solo la Roma ma tutti i club. Se ci saranno episodi di violenza o razzismo prenderò ancora le distanze. Se i tifosi saranno ingiusti con i giocatori li difenderò, bisogna tifare nel bene e nel male. Con Roma Cares ci saranno belle iniziative, anche per educare, saranno protagonisti dei nostri giocatori”.
Totti fra qualche mese compirà purtroppo 39 anni. E’ alla sua ultima stagione. Qual è la sua idea? E la decisione su Totti influenzerà sulla scelta del grande centravanti?
“Francesco è qualcosa di fondamentale per la Roma e Roma. E’ un giocatore eccezionale e sicuramente avrà un ruolo in questa squadra e in società poi, avrà sempre un ruolo, per noi sarà importante. Da contratto è l’ultimo anno, ma di questo parleremo insieme, se vorrà continuare ne parleremo, non ci ha detto di voler smettere o di voler rinnovare. Sono certo che farà parte della Roma a vita. Vorrei che i nostri giovani fossero nell’ottima condizione di Totti. Invecchiare fa schifo, ma Totti è in grandissima forma“.
La Roma negli ultimi 3 anni ha ceduto i gioielli di fronti a grandi offerte. Quest’anno cambierà qualcosa?
“Non parleremo mai di quello che faremo nel mercato. Non ci scopriamo. Quando vendiamo un giocatore, ci pensiamo sempre molto sopra, è tutto molto ragionato. Benatia è stata una situazione particolare, venduto molto bene, come Marcos con i soldi del quale abbiamo preso 3 giocatori. Lamela si è rivelato una straordinaria cessione. I proprietari del Tottenham sabato in Sardegna, c’erano tanti investitori e presidenti, mi hanno detto di non riuscire ancora a credere a come io abbia fatto a venderlo a quelle cifre. La cessione di Benatia è stato un affare, anche se è fortissimo, come con Marcos: con i loro soldi abbiamo rinforzato diversi ruoli”.
Cosa non ha funzionato dal punto di vista atletico? Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
“Da dove iniziare…sicuramente c’è bisogno di maggior collaborazione. Non accuso nessuno, assolutamente, ma abbiamo visto che l’anno scorso non siamo stati in forma, abbiamo avuto diversi infortuni. Ho deciso di cambiare le cose a gennaio e in quei giorni abbiamo cominciato a cercare e a parlare con figure di primissimo livello. Non è stato facile per loro decidere di trasferirsi da Boston a Roma, non è stata una decisione facile per me, sicuramente ingrasserò. Ci siamo concentrati su molti aspetti: nutrizione, importanza del sonno, biomeccanica. Abbiamo deciso chi sarebbe partito e chi sarebbe rimasto. Rudi è rimasto stupito positivamente dall’organizzazione. Terremo con noi uno dei medici, abbiamo sentito anche altri medici a livello mondiale, chi è rimasto ha detto che nel corso del ritiro è come se avessero fatto due anni di master. Le testimonianze di Kevin e Leandro sono importanti, dicono di essere rimasti a bocca aperta, così come Rudi. In campo e fuori dal campo stiamo diventando fra i migliori club del mondo, anche Trigoria è estremamente cambiata“.
Lista di giocatori in forse: c’è da aspettarsi una rivoluzione fra difesa e attacco? Qual è il budget, dopo la Champions?
“Non parlerò di chi rimarrà e di chi verrà. Non avrebbe alcun senso parlarne in pubblico mentre stiamo trattando. Faremo il meglio del club. Faremo quello che migliorerà la squadra. Se qualche decisione deluderà qualche tifoso, magari partirà qualche preferito di qualche tifoso, ma non possiamo farci niente. Miglioreremo la squadra. Il budget dipende da tanti fattori: bonus, spese, Champions League, ingaggi, chi parte, chi rimane. Per questo dico che è stato importantissimo prendere la Champions League, la vittoria nel Derby. Abbiamo maggior flessibilità in sede di mercato e allenamento. Sappiamo dove miglioreremo la squadra, ma non farò nomi“.
Come si riparte dopo la conferenza di Rudi? Avete concordato con lui anche di mercato e dell’eventuale partenza di Gervinho?
“E’ chiaro che Rudi non volesse dire esattamente quello che ha detto in quella conferenza, non si è espresso bene. Abbiamo parlato per telefono per 3-4 settimane seguenti, sa che ha sbagliato. Credo non ci sia un grosso divario fra noi e Juventus, penso che possiamo giocarcela e batterli. Sullo staff medico, ci siamo visti a dicembre con Mauro, Italo, Rudi e Walter: bisogna correre per 90′, c’è stata una riunione fino alle 3:00 del mattino. Le decisioni sono state prese quel giorno, da lì in poi sono state cercate le nuove figure, per migliorare la situazione. Rudi era presente. Se Gervinho resta o parte: il parere di Rudi qui importa e come, lui decide l’impianto tattico, lui come altre persone, fa parte di questo processo. Sulla Juventus, si è solo espresso male. Noi contiamo di superare il fatturato della Juventus con lo stadio“.
La politica di comprare giovani talentuosi ha fatto spendere molti soldi alla Roma. Cambierà questa strategia, acquistando giocatori più esperti?
“Credo che questo non abbia molto senso. Sabatini ha fatto un ottimo lavoro scoprendo ottimi talenti, alcuni di questi talenti purtroppo si è fatto male. Abbiamo visto però che siamo stati in grado di comprare giovani di valore. Poi bisogna vedere cosa si intenda per giovane, 18 o 22 anni? Pjanic, Marquinhos, Strootman: tutti giovani. Marcos ci ha aiutato anche sul mercato. In alcuni casi, la politica di puntare sui giovani porta i suoi frutti, altre volte va diversamente”.