Dall’anno scorso ad oggi, 17 gol e 17 assist. Decisivo in quasi tutte le azioni da gol della Roma, decisivi spesso i suoi gol ed i suoi assist. Eppure, Gervinho a Roma è spesso criticato e ritenuto un problema, perché segna poco. Pensare, invece, che con Mattia Destro è uno dei due migliori marcatori dell’era Garcia. Leader anche negli assist, oltretutto. Nei rigori guadagnati, lasciamo stare. Si dice che la Roma di Garcia sia dipendente da Gervinho: inevitabile. E’ lo stesso per Juventus e Napoli, rispettivamente con Tevez ed Higuain, di cui si parla tantissimo come “bomber spaccaporte da Scudetto” ma con il quale il Napoli lo Scudetto non lo ha neanche mai sfiorato. Se un giocatore è forte e decisivo, crea dipendenza. C’è una Roma con ed una senza Gervinho. Una volta la Roma non poteva giocare senza Totti, mentre ora il diamante della Roma si chiama Gervinho. E l’unico problema, è che ora parte.
La Roma di Garcia dovrà fare a meno di Gervinho, giocatore fondamentale e decisivo per i Giallorossi ma anche per la Costa d’Avorio. Chi rimane? Totti, Ljajic, Iturbe, Florenzi e Destro. Il primo, leggenda, a mio modestissimo parere, è in netta fase calante ed è, spesso, regalato agli avversari,. Risultano 4 gol e 6 assist, con il terzo maggior minutaggio dell’intero Giallorosso, ma 3 gol su 4 sono arrivati su calci da fermo, con due rigori ed una punizione. E parliamo di un giocatore naturalmente ed evidentemente non futuribile, che, come detto, presenta il terzo maggior minutaggio dell’attacco Giallorosso. Tre classe 1991, un 1993, un 1987 ed un 1976, che la differenza può farla ancora, eccome, ma probabilmente con un minutaggio minore e meno impegnativo.
1. Gervinho 1495′
2. Florenzi 1123′
3. Totti 1107′
4. Ljajic 1019′
5. Destro 823′
6. Iturbe 595′
Gli attaccanti con la miglior media realizzativa in rosa si chiamano Ljajic e Destro. Vediamo nel dettaglio, per gli amanti delle statistiche:
1. Ljajic: Gol ogni 139′.
2. Destro: Gol ogni 178′.
3. Iturbe: Gol ogni 350′.
4. Totti: Gol ogni 371′.
5. Florenzi: Gol ogni 386′.
6. Gervinho: Gol ogni 531′.
Si critica la Roma parlando di una manovra più lenta rispetto allo scorso anno, una Roma meno efficace. L’anno scorso la Roma alla 16esima di campionato, senza Champions League, aveva 38 punti, 31 gol fatti e 7 subiti. Quest’anno presenta 36 punti, 28 fatti ed 11 subiti. E sui punti persi e guadagnati torneremo tra poco.
La classifica si presentava così, ma anche questo per gli amanti delle statistiche:
Juventus 43 punti; Roma 38 punti; Napoli 35 punti; Fiorentina 30; e a seguire.
La straordinaria Juventus di cui si parla in questi giorni è in ritardo di 4 punti ed ha beneficiato di parecchi arbitraggi favorevoli, a differenza della Roma che è stata derubata ALMENO di 5 punti, di cui 3 in favore della Juventus.
Questo è vero, ma è anche dovuto al fatto che la Roma ha cambiato gioco: si è passati da una tattica più attendista e di ripartenza, ad un gioco più portato al possesso palla ed alla gestione delle risorse fisiche e mentali, oltre a quella del pallone. Da notare un Maicon più lento ed involuto, a causa di problemi fisici che non riesce a superare, un Keita in più a centrocampo, che è un regista ed un ragionatore, non ha un passo veloce e con l’età che avanza figuriamoci. Per riflettere sulla manovra della Roma, basti andare a vedere le caratteristiche dei centrocampisti: l’unico portato alla corsa è Nainggolan. Nonostante questo, la Roma registra comunque il possesso più veloce dell’intera Serie A, come dimostra questa immagine.
Ed è naturale, quindi, che quando i centrocampisti della Roma, lenti per carattistiche fisiche, hanno dei cali, la Roma ha problemi in fase d’impostazione. Solitamente a questo problema pensano Ljajic e Pjanic, entrambi out dal 1′ nel match contro il Milan, per motivi diversi. La scorsa stagione se ne occupava anche Capitan Totti, che quest’anno, però, sta presentando maggiori difficoltà.
A gennaio Gervinho e Keita partono e Garcia ha da rilanciare Strootman, Iturbe e Mattia Destro. Invocare grosse operazioni di mercato di Sabatini in attacco è esagerato ed incauto, visto che in rosa presenti Destro e Iturbe, oltre al giovane Sanabria. La Roma ha urgenza più che altre sugli esterni, con un Cole da rilanciare o rimpiazzare ed un Maicon con il e sul quale riflettere con grandissima attenzione. Senza Gervinho bisogna ridisegnare l’attacco ed anche la manovra offensiva: si potrebbe abbandonare il 4-3-3 in favore del 4-2-3-1, per combinare Totti e Destro, magari.
Siamo nelle mani di Rudi Garcia, in tutto e per tutto. Ora tocca al mister…
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