(NEWS A ROMA – ROSETTI LONTANO DALLA ROMA PER UN PO – CORSPORT) – Roberto Rosetti non arbitrerà per un periodo la Roma. Troppe polemiche scaturite dopo la prova da dimenticare dell’arbitro internazionale. L’intervento di Thiago Silva su Menez era calcio di rigore. Più in generale (vedi l’espulsione di Ambrosini), non è affatto piaciuto l’arbitraggio di Rosetti in Milan-Roma domenica sera, per questo l’internazionale di Torino resterà fermo per qualche domenica e, almeno per una questione di opportunità, difficilmente arbitrerà ancora la squadra giallorossa quest’anno. E’ questo, in sintesi, il verdetto dei vertici arbitrali, che nessuno mai ufficializzerà o metterà per iscritto. Rosetti, comunque, appena tornato dal Mondiale Under 20 in Egitto e con la valigia pronta per la Champions (domani sarà in Germania per Wolfsburg-Besiktas), verrà escluso dalle designazioni per la serie A fino a novembre e non sarà accostato più alla Roma. Troppi precedenti negativi per rischiare di pregiudicare l’eventuale partita. Il designatore Pierluigi Collina era, domenica sera, in tribuna a San Siro. Un blitz, dopo aver visto nel pomeriggio Chievo-Bari. Non aveva il viso propriamente soddisfatto (eufemismo). In campo, Rosetti ha sbagliato molto, sia negli episodi specifici, sia nella gestione generale della partita. Dopo il rigore, ha totalmente stravolto il modo di arbitrare, sventolando una raffica di cartellini per interventi che, fino a poco prima, erano stati considerati non passibili di provvedimento disciplinare. Lo stesso Nicchi, domenica sera, aveva posto l’accento proprio sull’elevato numero di cartellini. Gli episodi, poi, lo condannano. Avrebbe dovuto fischiare il rigore solare per la Roma per fallo di Thiago Silva su Menez, ne ha fischiato uno più difficile da cogliere al Milan. Sicuramente, ha influito la posizione di Rosetti (nel primo caso dall’altra parte del campo), ma certo che l’episodio era abbastanza semplice da leggere. Ha poi espulso Ambrosini per una “sbracciata’ (colpite più braccia che viso) e ha perdonato Pirlo per una gomitata (il cui movimento, però, è stato più “corto’). Rosetti pone un problema in più al designatore. Perché, uno dopo l’altro, tanti arbitri di vertice commettono errori tali da essere fermati. E accostare un arbitro ad una partita comincia a diventare difficile (fra l’altro, gli arbitri, già ridotti a 37, sono in realtà 35, visto che né Celi, né Giancola sono mai usciti neanche per un quarto uomo). Di certo, l’internazionale di Torino non avvicinerà più la Roma per questo campionato, salvo in partite (magari a fine stagione) che non hanno nulla da dire per la classifica. Nessuna ricusazione, concetto rifiutato seccamente all’Aia. Piuttosto, una questione di opportunità.