Conferenza Stampa di Cicinho

CicinhoIl tuo bilancio con la Roma, finora, è stato positivo o negativo?
"Positivo ovviamente, solo che per ora non siamo stati regolari, altre tre o quattro partite e lo saremo. Sia collettivamente sia singolarmente, comunque, il bilancio è positivo".
Hai avuto sufficiente spazio?
"Sì, gli spazi e le occasioni non mi mancano, non mi lamento. Ricevo gli elogi da Spalletti perché mi sto ambientando".
Che differenze ci sono tra Real e Roma e i tra i due campionati?
"Molte differenze. Il calcio spagnolo non si fonda tanto sulla forza come quello italiano, il pallone resta spesso per aria più che per terra. Ma il tecnico mi dice che sto migliorando".
Cosa pensi di Milan-Roma? 
"Quella con il Milan sarà una partita molto difficile, ma tutti i giocatori provano piacere a vestire questa maglia e speriamo di ottenere certi risultati".
Come ti vedi, tatticamente?
"I calciatori della Roma sono normali, non c’è nessun Maradona, vedo molte aspettative sul mio modo di giocare ma alla fine trionferò".
Che difficoltà hai incontrato?
"Quella maggiore è nella differenza di gioco tra i due campionati, ma Spalletti mi sta aiutando tantissimo con un lavoro differenziato a fine allenamento".
Ti onora essere sponsorizzato da Totti?
"Chiaro, sono molto felice e onorato. Il mio obiettivo è superare questa fase di ambientamento, voglio ancora chiarire che non sono Maradona, sono un calciatore normale. Non sono uno che fa gol, voglio autare a farlo fare".
Puoi fare anche l’esterno alto?
"Non mi vedo esterno alto. I miei allenatori sanno in che posizione gioco. Se la squadra ha bisogno e il tecnico decide che devo giocare lì, cercherà di giocare al meglio, anche non è la mia posizione ideale".
Dicono che tu sia l’erede di Cafu.
"Cafu non è un paragone ingombrante. E’ un piacere e un privilegio. In Brasile dicono che sono il miglior laterale degli ultimi dieci anni. Vi chiedo solo pazienza. Essere eredi di Cafu è un motivo in più per dimostrarvi quanto valgo".
Chi ti ha spinto di più a venire alla Roma?
"Il motivo principale è stato quello di vestire la maglia della Roma. Poi il mio procuratore aveva dato la sua parola ai dirigenti della Roma per portarmi nella Capitale e infine l’ambiente brasiliano che c’è qua e che mi aiuta a riportarmi a grandi livelli".
Sai delle leggende metropolitane che ci sono su di te? Come quella che tu sia un giocatore offensivo.
"Sì, questo succedeva prima e accade anche ora, dovrò sempre dimostrare qualcosa contro queste leggende. Io sono un giocatore difensivo e per questo ricevo elogi da tutti, ma io devo difendere prima di attaccare".
Sai se ti voleva personalmente Spalletti?
"Che io sappia, l’allematore ha un suo staff che vedeva le partite del Real Madrid e che ha deciso che ero da prendere. Spalletti ha espresso un desiderio e la società mi ha acquistato. A me però questo non interessa, io devo solo pensare a giocare, dimostrando quello che so fare".
Quello che ti ha colpito di più della società?
"L’affetto dei tifosi e l’amicizia che c’è nel gruppo. Leggendo i giorneli, vedo che ogni giorno ci sono elogi per me. Era da tempo che non vedevo uno spogliatoio così unito".
Immagini un Milan formato campionato o formato Coppa?
"Ogni partita fa storia a sè. Ci aspettiamo un Milan che vuole vincere anche per la sua classifica. Ma anche noi vogliamo dare il massimo. Sappiamo le qualità dei giocatori del Milan. La Roma gioca un calcio offensivo in casa e fuori, ma siamo preparati".
Vi siete scambiati opinioni con i giocatori brasiliani del Milan?
"No, non ho sentito nessuno. Se qualcuno mi dovesse chiamere, ovvio che non direi niente". 
Hai preso in considerazione la possibilità di cambiare aria a gennaio?
"Mai pensato. Sono molto felice qui. Ho un contratto di cinque anni e non penso di andare via. Certo che lotterò per ottenere un posto da titolare e questo andrà a beneficio mio e della squadra".
Perrotta dice che lo scudetto sarà dell’Inter, cosa pensa lo spogliatoio?
"Ognuno tiene la propria opinione. Io ho la mia, Perrotta la sua. A volte, nei ritiri facciamo le scommesse. Io credo che lo vincerà la Roma".
Quanto bisognerà aspettare per vedere il vero Cicinho?
"Nonostante dicano che sia il miglior laterale brasiliano degli ultimi dieci anni, sono un calciatore normale. Solo Maradona e Pelè erano un’altra cosa. Cerco ogni giorno di diventare sempre di più un giocatore normale…".
Adesso c’è il derby, cosa sai?
"Quando vado per strada, tutti mi parlano del derby e capisco che è una responsabilità enorme. Ma prima c’è il Milan e serve tenere la concentrazione alta".
Pensi di essere poco considerato dal ct brasiliano Dunga, che ti preferisce altre soluzioni?
"No, non ho paura, riconosco il valore dei miei concorrenti come Maicon. Dopo sette mesi di infortunio, loro sono nella migliore condizione, mentre io ci sto tornando".
Batistuta ha detto che gli argentini sono dei vincenti.
"Rispetto la sua opinione, ma la Roma è una squadra fortissima e il Brasile è cinque volte campione del mondo".
Le aspettative dei tifosi le senti come un peso?
"No, non vedo problemi. Sono felice della loro accoglienza, chiedo solo la massima fiducia, ho molto da dare verso i tifosi e i dirigenti. E presto tornerò con tranquillità e lavoro duro anche in nazionale".
Adesso c’è anche Cassetti concorrente sulla fascia destra, oltre Panucci.
"Giudico questa situazione positiva, favorisce società e allenatore, che può sfruttare questa rivalità senza problemi".

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